di Il Giornale
Continuano a salire le segnalazioni di morti sospette dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad. A queste se ne aggiunge una registrata a Cuneo in concordanza temporale con un altro tipo vaccino l’Agrippal, sempre prodotto dalla Novartis. L’allarme sulla sicurezza del farmaco cresce insieme alla preoccupazione dei pazienti e il ministro della salute, Beatrice Lorenzin individua un primo colpevole: l’inadeguatezza del sistema di vigilanza sui vaccini delle Regioni. La Lorenzin invita i pazienti ad evitare psicosi ed allarmismi e conferma che i primi testi sono negativi non risulta una correlazione tra decessi e vaccini.
Allo stesso tempo lancia una pesantissima accusa che infuocherà ulteriormente il clima. «Le regioni sono responsabili della vigilanza dell’applicazione dei vaccini e devono informare tempestivamente sugli effetti delle vaccinazioni – attacca il ministro -. C’è stata in questo caso una carenza da parte delle Regioni molto forte. Dal primo caso avvenuto il 7 novembre c’è stato un ritardo di 15 giorni. É quindi in corso una riflessione sulla necessità di rafforzare la normativa sulla farmaco vigilanza e portare la comunicazione obbligatoria da parte delle regioni entro 24 o 48 ore». Insomma il sistema di allarme è partito in ritardo. Se ne deduce che se dovesse emergere un effettivo nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e i decessi la Lorenzin riterrebbe responsabili delle morti successive alla prima le carenze dei sistemi sanitari regionali.
Non a caso la reazione delle Regioni è immediata. «Basta. Noto con stupore che il ministro Lorenzin si lascia andare ad uno sport troppo praticato: lo scaricabarile.-sbotta Sergio Chiamparino presidente della Conferenza delle Regioni – Si verifichi se qualcosa non ha funzionatao a cominciare dall’Aifa». Respinge le accuse anche l’assessore alla sanità della Toscana, Luigi Marroni: «La segnalazione da parte nostra è stata in tempo reale».
Le morti sospette hanno messo in moto anche l’Ema, l’agenzia europea per i medicinali che condivide la posizione rassicurante delle istituzioni italiane. Non ci sono evidenze che confermino «la causalità tra il vaccino e gli eventi avversi riportati», scrive in una nota ufficiale l’Ema. Domani si terrà un vertice con i massimi esperti europei sulla questione cui prenderà parte anche l’Agenzia italiana del Farmaco, Aifa.
E i ntanto si fa sempre più concreta l’ipotesi che, in attesa dei risultati delle indagini sui vaccini, l’Aifa, decida di bloccare tutti i lotti di Fluad visto che i decessi segnalati riguardavano dosi provenienti da lotti diversi.
«Aspettiamo di completare l’analisi dettagliata sulle morti sospette al vaglio e di conoscere anche l’esito dell’analisi a livello europeo – spiega il direttore generale Aifa, Luca Pani-. Stiamo valutando l’ipotesi di un divieto di utilizzo per tutto il vaccino antinfluenzale Fluad. Prenderemo domani le nostre decisioni». Ma quella scientifica non è l’unica indagine in corso sulle morti sospette. Sono molte le Procure che hanno aperto un fascicolo sulla vicenda dei vaccini antinfluenzali. Prato, Siracusa e Chieti investigano sui decessi avvenuti nelle loro aree di competenza mentre la Procura di Siena ha aperto un’inchiesa sulla produzione dei vaccini negli impianti della Novartis che infatti sono già stati visitati dai Nas. La Procura di Prato ha disposto la riesumazione della salma dell’anziano deceduto il giorno dopo essere stato vaccinato, l’uomo aveva 89 anni.
Nonostante l’allarme gli esperti insistono: è molto più rischioso non vaccinarsi. La Società italiana di Medicina Generale ricorda i dati Istat. Ogni giorno in Italia muoiono circa 1.600 persone sopra i 65 anni. Tra questi il 50 per cento si sottopone a vaccinazione. Quindi ogni giorno muoiono 800 persone che si sono vaccinate. Nessun nesso dunque tra decessi e vaccino, insistono gli esperti.