da Unione Nazionale Consumatori
Tengono banco in questi giorni le notizie sulla pericolosità delle protesi al seno PIP. La nostra Unione si chiede per quale motivo la Francia ha ritirato le protesi al seno Pip già un anno fa mentre il nostro Ministero non ha fatto immediatamente lo stesso limitandosi ad un generico invito alla cautela.
In Francia più di 30 mila donne sono state richiamate dall’autorità per espiantare le protesi che, essendo realizzate con materiale scadente, potrebbero rompersi e provocare infezioni ed in casi estremi tumori; in Italia i casi a rischio dovrebbero essere 4 mila, ma il dubbio è sulle informazioni fornite alle pazienti circa il tipo di impianto che è stata loro inserito e i rischi che corrono.
Per questo motivo, l’Istituto Superiore di Sanità ha invitato le donne che hanno subìto un impianto di protesi al seno di tipo Pip a contattare i rispettivi medici e chirurghi per ulteriori informazioni e, soprattutto, ha invitato i centri che hanno eseguito questo tipo di operazioni ad essere parte attiva nel contattare i pazienti.
L’Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it) è disponibile a fornire assistenza alle persone coinvolte che possono segnalare il caso all’indirizzo e-mail consulenza@consumatori.it .