Oggi, presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino (RM), personale della Polizia di Stato e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha tratto in arresto VIVALDI Roberto, classe 1952, condannato con sentenza penale passata in giudicato ad anni 20 e mesi 10 di reclusione, emessa dall’Autorità Giudiziaria di Prato per reati associativi e contro il patrimonio – tra i quali, bancarotta fraudolenta, ricettazione, riciclaggio, falsità materiale nonché insolvenza fraudolenta.
VIVALDI era latitante dal 1997 e si era trasferito in Venezuela da 22 anni, vivendo sotto falso nome con generalità di quel paese, creandosi una vera e propria nuova vita. Infatti, aveva persino avviato una attività commerciale di vendita di articoli musicali e di vinili ad Isla Margarita, dove aveva casa, vendendo anche sul web.
Nell’ambito del più ampio contesto del progetto “WANTED” della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, finalizzato alla ricerca e cattura di pericolosi latitanti internazionali, investigatori del Servizio Centrale Operativo della citata Direzione e della Squadra Mobile di Prato, sono riusciti a localizzare il latitante il quale, tratto in arresto ai fini estradizionali dal collaterale Organismo venezuelano il 6 marzo scorso, è arrivato oggi in Italia con un volo proveniente da Caracas.
Le indagini, avviate nel 2019 e supportate da attività tecniche, hanno consentito di individuare con precisione il V. Attraverso l’analisi del web e dei profili social, gli investigatori dello S.C.O. e della Squadra Mobile di Prato sono riusciti a risalire alla nuova identità del VIVALDI. Successivamente, è stata avviata una attività sottocopertura online, autorizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e dalla Procura della Repubblica di Prato, che ha consentito di raccogliere fondamentali elementi di informazione che hanno portato alla menzionata isola di Margarita.
La certezza della identità si è avuta acquistando alcuni dischi in vinile, inviati dal V. a Roma ad un indirizzo fittizio: le numerose impronte digitali rilevate dalla Polizia Scientifica hanno immediatamente confermato la vera identità del mittente.
L’uomo è stato poi localizzato grazie all’operatore undercover il quale, entrato in confidenza con l’uomo, è riuscito a fissare un appuntamento lasciando credere al catturando che l’agente fosse interessato ad emigrare a Isola Margarita per avviare una attività turistica. L’incontro infatti è stato proposto con la scusa di effettuare un sopralluogo presso uno stabile da adibire a ristorante.
All’appuntamento, tuttavia, si sono presentati gli investigatori venezuelani che hanno tratto in arresto il pericoloso latitante, confermandone altresì la vera identità.
Con lo stesso volo è rientrato in Italia dal Venezuela anche F. F., 32enne italiano, arrestato dagli agenti dell’Interpol venezuelana nel marzo scorso sempre a Isla Margarita. FEBI risulta destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel 2017 dal G.I.P. presso il Tribunale di Torino per traffico internazionale di stupefacenti, sulla base delle indagini condotte dalla Squadra Mobile della locale Questura.
Il latitante aveva allestito un canale di approvvigionamento della cocaina per un gruppo criminale con base nel capoluogo piemontese, facendola trasportare da Caracas all’interno di bottiglie di Rum importate dal Venezuela.
di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato