Secondo quanto ha stabilito la Cassazione le multe rilevate con autovelox sono legittime anche se non viene rilasciata la documentazione fotografica dell’ infrazione.
Per il Codacons si tratta di una brutta sentenza, un passo indietro nella civiltà giuridica ed un duro colpo al principio sacrosanto del contraddittorio e della parità tra difesa ed accusa. E’ evidente, infatti, che senza la necessità della prova della foto diventa quasi impossibile poter dimostrare la propria innocenza, ad esempio perchè, pur essendo nostra l’autovettura non siamo noi i trasgressori.
Una sentenza, quindi, che lede il diritto di difesa e riduce la possibilità per l’accusato di essere parte del processo, ossia di poter avere una effettiva partecipazione alla formazione del provvedimento giurisdizionale. Ritenere che la parola del vigile sia sempre giusta, salvo querela di falso, significa considerarlo infallibile.
Il Codacons chiede, quindi, al Governo di colmare alcuni vuoti normativi del Codice della Strada, in modo da non lasciarli più alla libera interpretazione di giudici e Prefetti: dall’obbligatorietà della prova fotografica in caso di contestazione non immediata alla durata minima del giallo, che deve essere di almeno 5 secondi nel caso di semavelox, dalla necessità che, in caso di semavelox, vi sia una foto che mostri il semaforo rosso e tutte e 4 le ruote del veicolo poste prima della linea d’arresto alla restituzione di soldi e punti della patente nel caso di sentenze penali (vedasi Segrate) e così via.
CASSAZIONE: AUTOVELOX VALIDO ANCHE SENZA FOTO
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