Tragedia a Roma. Muore un poliziotto e 4 rimangono feriti nello scontro tra due volanti.

Un poliziotto di 32 anni, Mar Kudin, è morto e altri tre sono rimasti gravemente feriti, con un quarto poliziotto in ospedale. È il bilancio tragico di un incidente mortale avvenuto il 18 novembre, nella mattina a Roma. Due volanti si sono scontrati in via di Torrevecchia all’altezza del viale dei Monfortani alle 4:40 del mattino, ribaltandosi entrambi. Le cause dell’incidente sono al momento sconosciute. Secondo la ricostruzione, l’evento si sarebbe verificato tra una pattuglia che si stava dirigendo a sedare una rissa e un’altra pattuglia del distretto Primavalle che stava portando un fermato in questura. La Questura di Roma ha ricostruito la dinamica, che attualmente è in fase di accertamento. Poche ore dopo il disastro, sono comparsi mazzi di fiori. Molte persone sono scesi in strada e sono state allontanate. Il prefetto Vittorio Pisani, capo della polizia, e il questore di Roma, Roberto Massucci, hanno visitato il reparto volanti della questura di Roma e il commissariato Primavalle per esprimere la loro vicinanza ai colleghi del poliziotto defunto.

Amar Kudin era di origine croate e lavorava come agente del distretto di Primavalle, viveva prima a  Treviso e poi a Roma ed era un cittadino italiano. La sua passione per il rugby ha accompagnato tutta la sua vita. Ha giocato con le giovanili del Treviso prima di passare al Rugby San Donà e successivamente alla Benetton. Ha fatto alcune apparizioni anche nella Nazionale Under 20 prima di trasferirsi a Roma, dove è diventato poliziotto e ha iniziato a giocare come tallonatore nelle Fiamme Oro rugby. Ad agosto, si trasferisce al Civitavecchia Rugby. Ecco le parole del presidente della repubblica Mattarella : ” Ho appreso la notizia del decesso dell’Agente Scelto della Polizia di Stato Amar Kudin, avvenuto a Roma nelle prime ore di oggi, in occasione di un incidente stradale che ha coinvolto due vetture della Polizia di Stato. Profondamente rattristato, esprimo sentimenti di solidarietà e vicinanza a Lei e a tutto il Corpo, pregandola di far pervenire ai familiari le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio. Agli agenti feriti rivolgo il più sentito augurio di pronta guarigione”.  Tutta la redazione e il nostro direttore, sempre al fianco della Polizia di Stato si unisce al dolore della famiglia di Mar Kudin. Un uomo valoroso al servizio del nostro paese. 

Direttore Umberto Buzzoni
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Operazione contro le baby gang in 30 province italiane da parte della Polizia di Stato.

E’ sotto gli occhi di tutti come il problema delle baby gang stia diventando molto serio nel nostro paese. Ragazzini che si organizzano in gruppi violenti e danno vita a risse e scontri soprattutto durante le ore più buie. Ma a quanto pare i problemi non si fermerebbero qui. La Polizia ha messo in moto una maxioperazione proprio conto le gang di strada in 30 provincie italiane. L’operazione ha portato all’arresto di 18 individui e al sequestro di diverso materiale pericoloso. Citiamo solo alcune delle trenta provincie dove sono state dispiegati circa 800 agenti di polizia: Bergamo, Ancona, Campobasso, Genova, Parma, Udine come detto solo alcuni dei siti sensibili. Tra gli arrestati vi è anche un ragazzo minorenne.  Sono stati fermate quasi 850 persone e perquisiti circa 130 veicoli. Tra la merce sequestrata vi è anche la droga (eroina, cocaina e marijuana) , coltelli e mazze da baseball. Tutti strumenti con i quali i ragazzi danneggiano beni privati e pubblici oltre a farsi del male. E molto spesso tra i fermati ci sono ragazzi che vengono da famiglie per bene.

Molto spesso sui profili social dei ragazzi coinvolti nell’operazione sono state segnalate frasi offensive nei confronti delle forze dell’ordine ma anche di istigazione alla violenza. Si è creata ormai una frattura tra la società e molti soggetti che stanno vivendo la loro gioventù. Mancano soprattutto il senso delle regole e del rispetto del prossimo. Facile però sarebbe puntare il dito solo contro le persone coinvolte. C’è da chiedersi come mai questi ragazzi preferiscono questo tipo di vita e infrangono le regole dando vita ad atti violenti e calpestando molte volte la dignità altrui. Oltre ai sequestri e ai fermi già descritti la polizia ha elevato anche 10 sanzioni amministrative e 1 Daspo. Tra gli oggetti che le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro ci sono stati anche diversi monili in oro come colane e bracciale e telefoni cellulare. Non potevano mancare anche gli strumenti del mestiere come i bilancini di precisioni con i quali dividere la droga.

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La polizia sequestra 150 chili di droga nascosta nel giardino di un 41 enne.

Oggi vi vogliamo parlare di un’altra operazione di polizia per contrastare lo spaccio di droga.  Sono stati recuperati 150 chili di sostanza stupefacente (hashish e marijuana) a San Pietro in Casale. Un quantitativo davvero importante. L’operazione ha portato all’arresto di un uomo italiano di 41 anni con precedenti penali. L’uomo era noto per spaccio di sostanze stupefacenti, minacce e atti violenti, resistenza a pubblico ufficiale e in aggiunta anche furto con e senza scasso. Il 30 ottobre scorso gli agenti di polizia della squadra mobile svolgevano attività investigativa per seguire una pista relativa allo spaccio di droga nel territorio di Bologna. A seguito dell’attività investigativa hanno deciso di perquisire l abitazione del 41 enne nella frazione di San Pietro in Casale.

La perquisizione è stata molto accurata e ha portato al ritrovamento, all’interno di un deposito per attrezzi, numerose buste di droga per un totale di circa 150 chili per un valore, sul mercati, di circa 700 mila euro. Il soggetto dunque nascondeva la merce illegale nel proprio giardino che si aggiunge alla lista dei luoghi impensabili che spesso citiamo nei nostri articoli. L’uomo è stato quindi arrestato e condotto presso il carcere di Modena.

Il sindaco di San Pietro si è detto molto soddisfatto dell’operazione e dell’esito della stessa. La polizia riesce in questi casi ad infliggere dei duri colpi all’attività di spaccio della zona che arricchisce associazioni malavitose ben strutturate e organizzate, a discapito di cittadini onesti che vedono i loro quartieri sempre più in degrado per la presenza di attività illecite di vario tipo. Proprio questi interventi ridanno anche di fiducia ai cittadini nei confronti delle istituzioni.

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Maxi operazione “Alto Impatto” della polizia a Roma.

Su ordinanza della Questura di Roma è scattata l’operazione Alto impatto da parte delle forze dell’ordine. L’operazione nasce per contrastare il crescente degrado sociale  che interessa la nostra capitale con la registrazione ogni giorno di innumerevoli attività illecite (spaccio di sostanze stupefacenti, furti, minacce etc). L’intervento coordinato delle forze dell’ordine è stato organizzato in modo da interessare i quartieri e le zone più sensibili di Roma. Il quartiere Monteverde da sempre è stato interessato da attività illegali da parte di gruppi malavitosi soprattutto nella zona della stazione dei treni. Sono state 10 le persone identificate e il controlla ha riguardato anche diversi veicoli con l’utilizzo delle recenti tecnologie di identificazione della targa. Un altro quartiere molto intenzionato è il XIII Distretto Aurelio. Una delle vie maggiormente setacciata è stata via Aurelia. Il risultato è stato l’identificazione di più di 140 persone e il controllo di numerosi veicoli. E’ stata poi applicata la sospensione per due attività commerciali per gravi violazioni.

Un altro intervento importante è stato quello prodotto dal II Distretto “Fidene Serpentara” in collaborazione con il Reparto Cinofili con l’identificazione di 35 persone.  Sono state inflitte diverse sanzioni a tre sale slot per un totale di quasi 18000 euro per violazioni amministrative di  vario titolo. In una sala vtl addirittura è stato scoperto un vero e proprio sportello bancomat. Sempre il III Distretto ha identificato più di 100 soggetti e circa 50 veicoli. Tre locali commerciali sono stati poi ispezionati dalle forze dell’ordine con sanzioni che hanno superato i 12000 euro. Gli agenti dell’XI Distretto San Paolo, sono stati impegnati nella zona di Corviale interessate dalla presenza sempre più diffusa di associazioni malavitose che svolgono attività illecite a discapito dei cittadini onesti. Numerose sono le segnalazioni che arrivano da questa zona da parte di persone ormai stanche di vivere nel terrore. L’intervento degli agenti ha portato all’identificazione di circa 120 persone e il controllo di una novantina di veicoli. Come sempre sosteniamo questo tipo di operazione danno una boccata di ossigeno alle persone oneste che si ritrovano spesso a vivere in quartieri a forte degrado urbano.

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La polizia sequestra 65 kg di droga a Bologna e ad Arezzo.

Come spesso succede nei nostri articoli ci troviamo a raccontare il sequestro di sostanze stupefacenti da parte della polizia.  Si tratta di operazioni che infliggono dei duri colpi alla criminalità organizzata, inceppando i traffici di droga e la loro organizzazione. Gli agenti della Sottosezione della Stradale di Bologna hanno fermato un auto sulla A14 dopo che il loro dispositivo che legge le targhe, ha segnalato un’auto con un forte debito nei confronti del fisco. Immediatamente sono scattati i controlli. Alla guida un ragazzo di 27 anni che è apparso subito molto agitato e il suo atteggiamento non ha fatto altro che insospettire ulteriormente gli agenti che hanno avviato un’accurata perquisizione del mezzo. Al termine della perquisizione sono stati rinvenuti ben 15 kg di cocaina ben divisi in panetti. Il controllo dunque è andato a buon fine e il ragazzo è stato portato in centrale.

I colleghi della polizia stradale di Arezzo invece, in un controllo effettuato sulla A1, hanno fermato un uomo di 49 anni. Gli agenti hanno trovato quasi 50 kg di cocaina in un vano creato per il trasporto. Anche in questo caso l’uomo è stato condotto in centrale. Entrambi i soggetti sono stati arrestati e la merce illecita sequestrata. Un duro colpo, basti pensare che la merce avrebbe fruttato circa 6 milioni di euro sul mercato.  Il problema, come sempre sosteniamo nei nostri articoli, rimane la domanda di droga, altissima nel nostro paese che coinvolge persone appartenenti a tutti i ceti sociali. Un fenomeno preoccupante che interessa non solo la nostra nazione basti osservare cosa succede in Francia e Spagna, solo considerando l’Europa. La polizia di Stato lotta tutti i giorni sul territorio per cercare di sottrarre il numero maggiore di sostanze stupefacenti alla malavita organizzata. Serve però una soluzione allo spaccio e al consumo di droghe perché sempre più giovani ragazzi e ragazze si avvicinano a questo mondo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

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Maxi operazione nel foggiano. 39 misure cautelari.

L’indagine è collegata agli scioglimenti dei Comuni Operazione congiunta di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di finanza nel foggiano che è stata battezzata “Mari e Monti”. Sono scattate le manette sia nella città di Foggia sia in altre cittadine dell’hinterland come Mattinata, Monte Sant’Angelo e Manfredonia. Nel mirino degli inquirenti il Clan Libergolis con radici nel paese di Monte Sant’Angelo. A capo c’è il boss detenuto E. Mucci. Prima del blitz era scattato il 41 bis per tre soggetti e per altre 37 persone si sono aperte le porte del carcere. I capi di accusa sono stati molti. Si va dal traffico di stupefacenti a furto con e senza scasso, false proprietà di beni mobili e immobili, attività di estorsione con minacce e in generale associazione mafiosa che rappresenta l’ipotesi di reato più pesante. Le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro beni per 10 milioni di euro. L’operazione ha visto il coordinamento di importanti istituzioni antimafia come sono la Direzione distrettuale antimafia di Bari e la direzione nazionale antimafia. A capo il gip Valeria Isabella Valenzi.

Tre persone si trovavano già al 41Bis, altre 37 sono state condotte in carcere, tra cui una donna. Domiciliari per altre due persone, un uomo e una donna. Ben 48 le ipotesi di accusa, tra cui associazione mafiosa (per 25 indagati), traffico di droga, estorsioni, rapine, furto, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni. Sequestrati beni per 10 milioni. L’indagine è diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia. Il gip è Valeria Isabella Valenzi. Nelle indagini hanno partecipato anche 18 pentiti che con le loro informazioni hanno permesso la riuscita dell’operazione.

Il procuratore antimafia Giovanni Melillo ha espresso la propria soddisfazione per quanto ottenuto in quanto si è andati a colpire una delle famiglie più potenti presenti nel territorio. Ed era da molto tempo che il clan Libergolis dettava legge purtroppo anche attraverso dei soggetti detenuti in carcere. Si è andati a smantellare una realtà altamente pericolosa, basti pensare che altri 7 indagati sono stati uccisi nel corso delle indagini. Anche il procuratore di Bari, Roberto Rossi si è detto soddisfatto, soprattutto della buona riuscita dell’azione congiunta contro uno dei clan più violenti e organizzati.

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Polizia ferma spacciatore che utilizzava la sua attività come magazzino.

Gli agenti della Squadra mobile di Verbania hanno arrestato uno spacciatore che utilizzava il proprio negozio come “magazzino” per il suo traffico di droga. All’operazione ha partecipato anche la guardia di finanza con la sua unità cinofila. Sono stati sequestrati 300 grammi di sostanza stupefacente. Non è la prima volta che la cronaca parla di persone che utilizzano la loro attività economica come vetrina per lo spaccio. Come nel caso delle pizzerie dove i cartoni della pizza sono stati utilizzati in alcuni casi, come custodie per la consegna di droga . L’uomo arrestato ha 45 anni ed è italiano.

La polizia è arrivata a lui dopo serrate indagini che hanno riguardato i traffici di droga in tutta la provincia. E in parecchi casi gli indizi portavano al soggetto in questione identificato come spacciatore. Il blitz ha consentito agli agenti di coglierlo con le mani nel sacco proprio all’interno della sua piccola attività economica. All’interno di una vaschetta i cani hanno fiutato la presenza di sostanza stupefacente. All’interno dei locali è stato rinvenuto anche alcuni bilancini per pesare la droga, e latra sostanza confezionata in panetti pronta per il commercio illegale. A peggiorare la situazione è stato poi il ritrovamento di un falso diploma che ha portato anche alla denuncia per falso in atto pubblico. Sempre nello stesso giorno la polizia ha poi fermato un ragazzo italiano di 22 anni. Il giovane è stato denunciato a piede libero per possesso di munizioni, coltelli, e circa 100 grammi di hashish. Gli agenti hanno provveduto in maniera cautelare a sequestrare anche un fucile da caccia con tutte le munizioni.

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Importante operazione contro la camorra a Napoli: 60 arresti.

Un’ importante operazione di polizia è stata effettuata nei confronti della camorra a Napoli.  Il blitz ha portato all’arresto di 60 persone con l’accusa di estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e tentato omicidio. Nel mirino degli inquirenti sono finiti due clan molto importanti, quello dei De Martino (il boss è in carcere ed ha cercato di ottenere recentemente i domiciliari attraverso un falso certificato con un medico compiacente) e quello dei De Mirco. Si tratta di due famiglie molto influenti da tempo immischiate in traffici di droga, possesso illegale di armi e di esplosivi ma anche di furti. Si tratta dunque di associazioni malavitose molto attive e per questo oggetto delle attenzioni delle forze dell’ordine.

Nell’operazione di polizia c’è stata la collaborazione e il coordinamento con la DDA e l’indagine è stata lunga e particolarmente complessa e ha visto l’impiego di diverse tecniche investigative. Stiamo parlando di attività illecite svolte nella parte orientale di Napoli dove le due famiglie esercitano il controllo. I meccanismi dell’attività malavitosa sono sempre lgi stessi e ben oliati. Controllo delle zone di spaccio, organizzazione della vendita illegale di sostanze stupefacenti, presenza di sentinelle che avvisano della presenza di polizia, carabinieri e guardia di finanza, installazione di telecamere per controllare il flusso di clienti e in generale per tenere sotto controllo le persone che frequentano la zona. Il business purtroppo muove parecchi soldi perché, come ormai evidente, la domanda di sostanze stupefacenti è molto alta.

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Sei kg di cocaina sequestrati dalla Polizia di Ferrara.

Quando la Polizia riesce a sottrarre dal mercato ingenti quantitativi di sostanza stupefacente è sempre un ottima notizia e un bene per tutti i cittadini. Le operazioni, come spesso sottolineami nei nostri articoli, mettono i bastoni tra le ruote ai malviventi e infliggono duri colpi alle loro attività illecite. Il problema però rimane a monte con la forte domanda di droghe da parte della popolazione. Lo scorso 6 ottobre la polizia di Ferrara ha fermato un nigeriano che trasportava in auto quasi 6 kg di cocaina. Un carico sicuramente importante che ha portato all’arresto del soggetto in questione che è stato condotto presso il carcere dell’Arginone. Adesso il ragazzo nigeriano è in attesa dell’udienza di convalida.

La vicenda, come detto , si è svolta nella serata di domenica quando gli uomini della squadra mobile hanno intimato l’alt ad una vettura nella zona periferica della città di Ferrara. Insospettiti dall’atteggiamento del ragazzo gli agenti hanno iniziato una approfondita perquisizione del mezzo che ha portato alla scoperta del carico di cocaina. La sostanza è stata sequestrata e avrebbe fruttato un’importante somma di denaro sul mercato. Con l’arresto del ragazzo extracomunitario non si è conclusa però l’attività investigativa delle forze dell’ordine che vogliono capire la provenienza della cocaina per far emergere i vari flussi e collegamenti dell’attività malavitosa. L’episodio comunque conferma ancora una volta come la città di Ferrara costituisca un importante snodo per i traffici di droga. Il mese scorso , sempre la polizia aveva sequestrato un chilo e sette etti di hashish e quattromila euro in contanti.

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Diverse operazioni antidroga della Polizia nella Capitale.

Diverse operazioni sono state messe in atto dalla nostra Polizia di Stato, negli ultimi giorni,  per arginare il problema della droga nella Capitale.  Sono state arrestate 8 persone con un sequestro di sostanze stupefacenti di oltre  10 chilogrammi. Senza ombra di dubbio questo tipo di operazioni danno dei segnali importanti alla malavita e permettono di infliggere dei colpi rilevanti al traffico illecito di stupefacenti. Tra i malavitosi l’età ha volte può lasciare senza parole, come il 71 enne arrestato con 10 kg di hashish dagli uomini del III Distretto Fidene-Serpentara,

Nel contrasto ai flussi di droga oggigiorno un ottimo apporto arriva dall’app Youpol che ricordiamo serve per segnalare, anche in maniera anonima, eventuali situazioni illegali alla polizia. E proprio grazie a Youpol che un 64 enne italiano è stato fermato in Piazza Oreste Tommasini, con droga e contanti. Il X Distretto Lido di Roma ha arrestato invece un ragazzo di soli 19 anni in via Saponara proprio mentre vendeva una dose ad un cliente. Dopo la perquisizione gli sono stati trovati addosso 15 grammi e a casa sua 134 grammi più un bilancino e quasi 3000 euro in contanti.

Il commissariato di Oppio nuovo ha fermato un 29 enne italiano con 4 grammi di cocaina addosso e 11 grammi nella sua stanza di hotel. Le volanti poi hanno arrestato tre persone , due uomini e una donna  sequestrando quasi 1.5 kg di hashish. Un altro individuo, un ragazzo di 28 anni è stato fermato con 23 involucri di cocaina. Un 35 enne è stato fermato dai poliziotti di del X Distretto Lido di Roma, e un ragazzo di 21 anni è stato fermato dal commissariato di Fiumicino. Quest’ultimo possedeva crack, cocaina e hashish.

Come detto in precedenza, l’attività costante della polizia di stato argina il fenomeno dello spaccio e del consumo di droga. Il problema che emerge però è che il fenomeno è in continua ascesa con un consumo che interessa anche persone che appartengono a ceti medio alti. Il business dunque fa gola alla malavita che muove miliardi e miliardi di euro in tutto il mondo.

Direttore Umberto Buzzoni
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