Sciatori, attenti alla segnaletica!

da Casa del Consumatore

Segnali di pericolo, di divieto, di obbligo, di informazione. No, non si tratta della segnaletica stradale ma dei cartelli che troviamo sulle piste da sci.

Sci, snowboard e alpinismo sono gli sport invernali per eccellenza anche in Italia dove abbiamo più di 20.000 km di piste, tra sci alpino e di fondo. Per questo è molto importante garantire la sicurezza a tutti gli sciatori, dai più esperti ai dilettanti.

La prima regola per tutti è: rispettare i segnali indicatori.
Le forme e i colori sono stabiliti dalle norme tecniche UNI e cambiano a seconda del tipo di messaggio che devono trasmettere.
Innanzitutto, i cartelli che indicano il grado di difficoltà delle varie piste sono rotondi e:
blu per quelle facili (pendenza fino al 25%);
rossi per quelle di media difficoltà (pendenza fino al 40%);
neri per quelle difficili (pendenza superiore al 40%, solo per sciatori esperti).
Sono rotondi anche gli obblighi e i divieti (es. obbligo del casco per i ragazzi sotto i 14 anni, divieto di sciare nel bosco).
I segnali di pericolo sono triangolari con sfondo gialle e disegni neri (es. forte pendenza, cunetta, strettoia).
Infine, i segnali semplicemente “informativi” sono rettangolari o quadrati (es. sentiero invernale, pista da snowboard, pronto soccorso).
Molto importante, poi, è il segnale di pericolo valanghe dove una mano aperta intima lo stop.

Oltre al rispetto della segnaletica, per garantire la sicurezza e prevenire spiacevoli incidenti è anche opportuno che tutti gli utenti della neve tengano il comportamento più corretto e rispettoso. Per questo è stato predisposto il Decalogo dello sciatore: 10 regole che tutti devono avere bene in mente prima di indossare gli sci. Eccolo.

Vi ricordiamo, inoltre, che le regioni “montane” hanno predisposto apposite normative in materia di gestione delle aree sciabili attrezzate e pratica degli sport sulla neve. Per conoscerne il contenuto, in particolare i divieti e le regole di comportamento per gli utenti, basta scaricare gratuitamente l’App del Turista! Avrete tutto a portata di click sul vostro iPhone o iPad!

Giocattoli, addobbi natalizi e fuochi d’artificio, le regole per un Natale sicuro

da Help Consumatori

Nei primi 11 mesi del 2011 sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza quasi 10 milioni e mezzo di giocattoli pericolosi e contraffatti; un numero che, sebbene elevato, è in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2010: un calo del 68% per i giocattoli pericolosi e del 45% per quelli contraffatti.

Non è il caso, però di abbassare la guardia, soprattutto nel periodo natalizio quando i giocattoli sono tra gli articoli più regalati. Torna quindi utile la guida diffusa dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione e dal Comitato Elettrotecnico Italiano sulle regole per acquistare in sicurezza giocattoli, ma anche decorazioni, addobbi natalizi luminosi, regali tecnologici e artifizi pirotecnici.

Si parte dalle norme UNI EN 71 che stabiliscono requisiti e metodi di prova al fine di garantire la sicurezza dei giocattoli per i bambini fino ai 14 anni. Tali norme vengono costantemente aggiornate per adeguarsi ai nuovi requisiti di sicurezza adottati in sede europea e per star dietro alle innovazioni del mondo dei giocattoli derivanti dalla disponibilità di nuove tecnologie e dallo sviluppo di nuove creatività più adatte ai bambini di oggi. In base a queste norme i giocattoli vengono sottoposti a prove per verificare che i materiali che li costituiscono non cedano sostanze tossiche quali, per esempio, antimonio, arsenico, bario, cadmio, cromo, piombo, mercurio e selenio. Le prove consistono nel prelevare campioni di materiale e di rivestimento dai prodotti e sottoporli ad analisi di laboratorio che simulano le situazioni di prolungato contatto con la saliva e con i succhi gastrici del bambino dopo l’eventuale ingestione.

Per evitare il soffocamento, inoltre, le norme UNI prevedono che eventuali piccole parti staccabili non possano essere accidentalmente ingerite dai bambini e non passare attraverso una sorta di “cilindro di prova” che simula le dimensioni della trachea dei bambini. Un altro requisito che le norme valutano attentamente è quello dell’infiammabilità: è vietato l’uso di materiali fortemente infiammabili. Per i giocattoli che hanno almeno una funzione che dipende dall’elettricità, ci sono le norme del CEI che riguardano anche i robot decorativi.

Tutte queste norme definiscono una serie di principi generali di sicurezza che possono essere facilmente verificati dagli adulti/genitori sia per controllare il grado di pericolosità dei giocattoli già presenti in casa sia, preventivamente, durante la fase di acquisto dei giocattoli stessi. Ad esempio è importante controllare che: i giocattoli non abbiano spigoli vivi e bordi taglienti; i meccanismi di apertura e chiusura abbiano dei dispositivi di bloccaggio automatico per evitare lo schiacciamento accidentale; le cuciture e le parti applicabili siano resistenti agli strappi.

Passando agli addobbi natalizi, per prevenire incidenti domestici come incendi, cortocircuiti e scosse elettriche, è preferibile acquistare prodotti sicuri e affidabili, conformi alla normativa vigente. Le catene luminose sono oggetto della norma CEI EN 60598-2-20 che tratta gli aspetti di sicurezza sia delle classiche catene luminose con lampade pisello o in miniatura, sia dei tubi luminosi, molto diffusi. Purtroppo sono in commercio prodotti non conformi alle norme e provvisti di marcatura CE apposta in modo fraudolento.

Sui regali tecnologici si applica la norma CEI EN 60065 che tratta gli aspetti della sicurezza degli apparecchi destinati ad usi domestici o che possono essere usati in ambienti interni, comunità e luoghi pubblici.

Infine, i fuochi d’artificio per Capodanno: UNI consiglia di comprarli solo nei punti vendita autorizzati, in confezioni sigillate, che riportino l’etichetta con le istruzioni per la sicurezza nel  maneggio e nell’uso e i  dati del produttore o dell’importatore. Secondo le nuove norme della serie UNI EN 15947, i fuochi d’artificio da divertimento sono sicuri se:

  • non possono accendersi accidentalmente per frizione o sfregamento, o per urto;
  • la quantità di materie attive è conforme ai parametri previsti per quel tipo di prodotto;
  • l’effetto pirotecnico è ritardato del valore temporale previsto per quel tipo di artifizio;
  • le eventuali fiamme si autoestinguono;
  • gli effetti sono contenuti entro i limiti previsti per quel prodotto.

Calcioscommesse, Serie A nel mirino «Coinvolti giocatori, società e arbitri»

fonte: il Messaggero.it

l giro è molto più grosso di quello scoperto finora. E chiama in causa giocatori, società ed arbitri, anche di serie A. Dalle carte dell’inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse emerge un nuovo tassello del puzzle che gli inquirenti stanno faticosamente tentando di comporre. Ed è l’ennesimo pezzo che chiama in causa la A.

L’informativa. A fornirlo è un rapporto della Mobile di Bologna di ottobre, in cui è riassunto il racconto di una «fonte confidenziale di assoluta affidabilità, particolarmente addentrata nel mondo delle scommesse sportive lecite e del gioco d’azzardo». Secondo la fonte «il fenomeno delle partite truccate sarebbe ben più ampio di quello emerso dalle indagini condotte dalla procura di Cremona e vedrebbe coinvolti giocatori, società ed arbitri sia nella serie A che in quelle minori».

Per 3/4 del campionato «possono esserci accordi tra giocatori per “aggiustare” i risultati», ma questi «non offrono garanzie assolute». Diverso è il discorso quando si avvicina la fine del campionato e i giochi sono ormai quasi fatti. A quel punto, rivela la fonte, «entrano invece in gioco le società, i cui dirigenti concordano gli esiti delle partite: l’esito dell’incontro è praticamente sempre quello concordato, fatto che induce a ritenere che le società riescano in qualche modo a pilotare il comportamento dei propri giocatori e della terna arbitrale». Il racconto dell’uomo è lungo e dettagliato: «nel mondo degli scommettitori vi sono soggetti che hanno stretti rapporti con le società o con singoli giocatori, i quali riescono a sapere con congruo anticipo quando una partita risulta truccata e dunque sono in grado di effettuare scommesse anche importanti in termini economici su tali aventi».

Gattuso. Tra le migliaia di pagine degli atti dell’inchiesta emergono poi i nomi di altri due giocatori importanti di serie A, oltre a quello di Cristiano Doni. C’è quello di Gennaro Gattuso, dopo che il pentito Wilson Perumal aveva parlato di un suo inesistente fratello. Stavolta a nominarlo è l’altro pentito, il tedesco Marjio Cvrtak. Dopo aver sentito Perumal gli investigatori gli chiedono se conosce «parenti di Gattuso» coinvolti nella manipolazione delle partite. E lui risponde: «Io so soltanto che lo zio di Gattuso ha un ristorante nelle vicinanze del campo dell’Ac Milan a Milanello, dove ho mangiato più volte… Io lì non ho scommesso. Non ho sentito che lì si scommetteva». Dagli accertamenti svolti non risulterebbe un ristorante di proprietà dello zio di Ringhio nei pressi di Milanello.

Sneijder. E c’è anche l’interista Sneijder nelle carte, anche se leggendo il tabellino della partita in questione è probabile che chi fa il suo nome si sbagli e scambi Schneider con Stankovic. A citarlo sono Zoltan Kenesei – un ex giocatore ungherese arrestato dalle autorità di quel paese per aver combinato diverse partite in contatto con il singaporiano Eng Tan Seet – e tale Matyas Lazar, uomo che spesso è in Italia. La telefonata è del 9 aprile 2011 alle 20.09, il giorno di Inter-Chievo, finita 2-0 per i nerazzurri e Lazar è nel nostro paese.

Gli interrogatori di oggi. Saranno sentiti oggi dal gip di Cremona Luigi Sartor e Carlo Gervasoni, due degli arrestati. Carlo Gervasoni, giocatore del Piacenza ora sospeso è accusato di aver fornito «per almeno un anno al gruppo un contributo stabile con particolare riferimento alle partite che vedevano coinvolte le squadre nelle quali via via militava, Mantova, Cremonese e Piacenza, svolgendo altresì attività per reclutare calciatori disponibili a farsi corrompere e mantenendo con costoro i contatti». Sartor, invece, è invece accusato di essere il «contabile» del cosiddetto gruppo di scommettitori bolognesi di cui faceva parte anche l’ex bomber Giuseppe Signori. Domani sarà interrogato il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni.

I consigli della Polizia contro le truffe agli anziani

dal sito ufficiale della Polizia di Stato

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.

Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti

Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani
Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.

Consigli per i vicini di casa
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa .

Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.