Concorso Pubblico per l’assunzione di 48 medici della Polizia di Stato.

E’ stato pubblicato sul portale unico del reclutamento, accessibile all’indirizzo www.inpa.gov.it il un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 48 medici della carriera dei medici della Polizia di Stato, aperto ai cittadini italiani in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 3, indetto con decreto del Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza del 26 settembre 2023. Le domande di partecipazione potranno essere presentate dalle ore 00.00 del 30 settembre 2023 alle ore 23.59 del 30 ottobre 2023, utilizzando esclusivamente la procedura informatica disponibile all’indirizzo https://concorsionline.poliziadistato.it .
I posti disponibili sono i seguenti: Agrigento: 1 posto; Alessandria: 1 posto; Ancona: 1 posto; Bergamo: 1 posto; Bologna: 1 posto; Bolzano: 1 posto, Brescia: 2 posti; Brindisi: 1 posto; Campobasso: 1 posto; Caserta: 1 posto; Cosenza: 1 posto; Crotone: 1 posto; Ferrara: 1 posto; Firenze: 1 posto; Genova: 2 posti; La Spezia: 2 posti; Livorno: 1 posto; Lodi: 1 posto; Massa Carrara: 1 posto; Milano: 1 posto; Modena: 1 posto; Moena: 1 posto; Napoli: 2 posti; Padova: 1 posto; Perugia: 1 posto; Piacenza: 1 posto; Pisa: 1 posto; Prato: 1 posto; Potenza: 1 posto; Reggio Emilia: 1 posto; Roma: 3 posti; Salerno: 1 posto; Savona: 1 posto; Taranto: 1 posto;

I requisiti richiesti ai candidati, per la partecipazione al concorso, sono i seguenti:
a) cittadinanza italiana,
b) godimento dei diritti civili e politici;
c) possesso delle qualità di condotta previste dall’articolo 35, comma 6, del d.lgs. n.165/2001. La valutazione comprende l’accertamento dell’attuale o pregressa sottoposizione a misure di prevenzione o di sicurezza;
d) non aver compiuto il 35° anno di età. Quest’ultimo limite è elevato, fino a un massimo di 3 anni, in relazione all’effettivo servizio militare prestato dai concorrenti. Si prescinde dal limite d’età per il personale appartenente alla Polizia di Stato;
e) possesso dell’idoneità fisica, psichica e attitudinale prescritta per l’accesso alla carriera dei medici di polizia. I relativi requisiti si considerano in possesso dei candidati esclusivamente qualora sussistenti integralmente al momento dello svolgimento dei rispettivi accertamenti. L’eventuale acquisizione dei requisiti in un momento successivo all’espletamento dei rispettivi accertamenti non rileva ai fini dell’idoneità. Per i candidati appartenenti alla Polizia di Stato è richiesta unicamente l’idoneità attitudinale per l’accesso alla citata carriera;
f) possesso del diploma di laurea in medicina e chirurgia conseguito presso una Università della Repubblica italiana o un Istituto di istruzione universitario equiparato;
g) possesso di un diploma di specializzazione rilasciato dalle Scuole di specializzazione universitaria di area sanitaria di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 1 agosto 2005, e successive modifiche ed integrazioni;
h) possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo;
i) iscrizione all’albo professionale dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri;
j) per il personale della Polizia di Stato che concorre per le riserve dei posti di cui all’articolo 1, comma 2, del presente bando, non aver riportato la sanzione disciplinare della pena pecuniaria, o altra sanzione più grave, nei tre anni precedenti;
k) per il personale della Polizia di Stato che concorre per le riserve dei posti di cui all’articolo 1, comma 2, del presente bando, aver conseguito un giudizio complessivo non inferiore a “ottimo”, nei tre anni precedenti.
Non sono ammessi al concorso coloro che sono stati, per motivi diversi dall’inidoneità psico-fisica, espulsi o prosciolti, d’autorità o d’ufficio, da precedente arruolamento nelle Forze armate.

Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato

A Potenza la cerimonia in commemorazione dell’agente Francesco Tammone.

A  Potenza è stato commemorato l’agente scelto Francesco Tammone, morto il 10/07/1996 quando un delinquente del posto lo ha colpito con due colpi di arma da fuoco in via Ionio, alla periferia di Potenza. Le ferite riportate furono mortali  ma prima di perdere i sensi riuscì a rispondere al fuoco ferendo il pregiudicato all’altezza del collo consentendone poi l’arresto. L’assassino fu condannato all’ergastolo il 15/06/1999. L’agente  Tammone era sposato e da due mesi era diventato anche padre di una bambina.

La cerimonia è stata molto toccante e il questore Giuseppe Ferrari ha onorato l’agente con una corona d’alloro alla presenza della madre del defunto la signora Carmela. All’ingresso della questura di Potenza infatti a suo tempo,  è stata realizzata una lapide dedicata a colui che tante e tante volte è stato definito un eroe. Un plauso è stato fatto dal questore anche all’iniziativa dall’artista Giulio Giordano che su un muro della scuola primaria “San Giovanni Bosco” di Albano di Lucania ha realizzato una gigantografia dedicata al poliziotto defunto.

Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato

Un trafficante di esseri umani è stato fermato ad Agrigento.

Uno straniero di 25 anni è stato fermato e posto in custodia cautelare in carcere dalla Squadra mobile di Agrigento. Sull’uomo pendono accuse molto gravi come quella di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di omicidio e di sequestro di persona. Oltre a ciò è accusato di violenza sessuale, tortura e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Infine si ipotizza anche l’attività di tratta di esseri umani e di estorsione. L’indagine è stata avviata a seguito di segnalazioni e fondamentali sono state le testimonianze di altri migranti che sono sbarcati nella città di Lampedusa ad aprile e maggio di quest’anno.

La Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Palermo ha poi disposto il fermo dell’uomo insieme ad altri soggetti. L’associazione a delinquere operava sul mediterraneo centrale e dalla Libia faceva giungere i migranti sulle coste del nostro paese. Purtroppo le testimonianze degli altri migranti hanno fatto emergere un quadro davvero disumano. Continue vessazioni, abusi e violenze verbali e fisiche perpetrate alle persone che erano tenute all’interno di un campo di detenzione che si trova in Libia.

Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato
.

.

Salcito, elezioni comunali 2023

I cittadini di Salcito hanno premiato l’impegno di Giovanni Galli, il quale, nella
tornata elettorale del 14 e 15 maggio 2023, è stato riconfermato sindaco. La lista
civica “Cambiare Salcito”, da lui capeggiata, ha infatti conquistato il 62,92% delle
preferenze, con 280 voti, mentre Simone Di Claudio, della lista civica “Per il bene
comune”, si è fermato al 37,08%, conquistando 165 voti. Nessun voto per le altre
sette liste civiche.
Dopo i festeggiamenti di rito, Giovanni Galli ha parlato di una vittoria di tutti e
bisogna dargli ragione, perché la sua netta affermazione è figlia dell’ottimo lavoro
svolto dall’Amministrazione Comunale da lui guidata nei cinque anni precedenti,
durante i quali Salcito ha vissuto una vera e propria primavera di rinascita.
Come già segnalammo in un articolo dell’agosto dello scorso anno, numerose
sono state le iniziative e le opere realizzate. E’ doveroso ricordarne alcune delle più
significative: risanamento del bilancio comunale; rifacimento dell’asfalto, con
apposizione di dossi artificiali nelle aree urbane; pavimentazione della piazza;
installazione di un sistema di videosorveglianza per il controllo del territorio;
collocazione di defibrillatori; adeguamento della rete idrica; restaurazione di
monumenti ed edifici; cura del verde pubblico; candidatura al PNRR del progetto di
recupero dell’area urbana e dell’ex sede comunale, per attività sportive e culturali;
realizzazione di un’innovativa app, “Aldilàpp”, finalizzata a digitalizzare i principali
servizi cimiteriali, come l’archivio e la ricerca di informazioni sui cari defunti (Salcito
è stato il primo comune molisano a dotarsi di tale app, suscitando notevole interesse
nei sindaci di tutta l’Italia).
Tra i primi obiettivi del nuovo mandato, figurano strade, viabilità e la
mitigazione del dissesto idrogeologico, utilizzando fondi ministeriali per la
progettazione, pari a poco meno di un milione di euro, necessari per il rifacimento
della pavimentazione e della rete fognante, senza dimenticare il pressing sulla
Provincia di Campobasso per la prossima riapertura del ponte di collegamento con
Bagnoli del Trigno e Civitanova del Sannio, chiuso dal 2004 e per il quale i lavori
inizieranno nel giro di un mese.
Giovanni Galli, inoltre, ha tenuto a sottolineare che, come sempre, curerà con
caparbietà i rapporti con la Regione Molise e con la Provincia di Campobasso,
affinché continuino ad essere ottimi, con notevoli benefici per la comunità.
Avendo il nostro mensile particolarmente a cuore la sicurezza dei cittadini, è
con grande soddisfazione che registriamo il rinnovato ed ancor più pressante impegno
da parte del sindaco anche con riferimento a questo delicatissimo settore.
Come già evidenziammo nel richiamato articolo dello scorso agosto, Salcito ha
visto uno straordinario sforzo sinergico di controllo del territorio attuato da
Amministrazione Comunale, Carabinieri della Stazione di Trivento e Carabinieri
Forestali, con il supporto del sistema di videosorveglianza di cui sopra è cenno, che
sarà potenziato con altre due telecamere di prossima installazione. Tale attività, che
ha consentito di ridurre al minimo i fenomeni delinquenziali (non è mai superfluo
ricordare, a tal riguardo, che, nonostante le esigue unità a disposizione, i Carabinieri
di detta Stazione e i Carabinieri Forestali sono forza attiva sul territorio, dando il

massimo in una terra che richiede sorveglianza 24 ore su 24), ha interessato anche il
sociale, venendo incontro alle esigenze dei più bisognosi, soprattutto anziani e
disabili.
Al sindaco Giovanni Galli e a tutta la nuova Amministrazione Comunale
giungano i migliori auguri di buon lavoro da parte del mensile Polizia di Stato,
affinché la primavera che Salcito ha vissuto nei cinque anni appena trascorsi, continui
a germogliare sempre più esuberante, facendolo diventare uno dei borghi più belli e
caratteristici d’Italia.
Ad maiora.

di Umberto Buzzoni 

Foggia: reati contro il patrimonio, ricettazione e riciclaggio di veicoli

Dalle prime luci dell’alba, nell’ambito delle indagini condotte dalla Polizia di Stato di Foggia, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, è in corso una vasta operazione di polizia giudiziaria finalizzata ad eseguire un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale dauno nei confronti di numerosi soggetti, in prevalenza di estrazione cerignolana, presunti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio ed in particolare furto, ricettazione e riciclaggio di veicoli.

L’attività investigativa ha permesso di stimare il profitto dei delitti di riciclaggio, allo stato pari a € 1.250.000,00, per il quale è stato emesso un apposto Decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria dei beni nella disponibilità degli indagati.

L’articolata attività d’indagine, svolta dai poliziotti della Squadra Mobile, dal Commissariato di PS di Cerignola e dal Compartimento Polizia Stradale “Puglia”, ha svelato e disarticolato un insidioso e solido gruppo dedito alla commercializzazione di componenti e pezzi di ricambio provenienti dallo smontaggio di un numero esorbitante di veicoli rubati., in grado di produrre un elevato profitto.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Sorianello – Sparatoria con un kalashnikov a Sorianello: arrestato l’autore dalla Polizia di Stato

Nella serata dello scorso  14 ottobre giungeva chiamata al  113 con la quale veniva segnalato che un soggetto stava sparando in strada nel Comune di Sorianello.
Immediatamente veniva inviato personale della Polizia di Stato, in particolare della Squadra Mobile di Vibo Valentia e del Commissariato di Serra San Bruno.
Sul posto venivano rinvenuti 11 bossoli calibro 7.62, compatibili con un kalashnikov; i colpi erano stati  esplosi all’indirizzo di alcune auto parcheggiate davanti ad una palazzina e poi all’indirizzo dello stesso stabile che avevano attinto il balcone di uno dei condomini.
Poco dopo era giunta una telefonata al numero di emergenza ove venivano segnalati nuovi spari, stavolta presso l’abitazione indipendente di un uomo residente sempre nel Comune di Sorianello. Su questa seconda scena del crimine venivano rinvenuti ulteriori due bossoli calibro 7.62, stavolta esplosi all’indirizzo della serranda del garage dell’abitazione oltre che sull’autovettura lì parcheggiata.
Grazie allo scrupoloso lavoro investigativo svolto dai poliziotti, è stato possibile ricostruire puntualmente la dinamica degli eventi ed appurare che la  stessa persona  che poco prima aveva denunciato di essere stato fatto oggetto di colpi d’arma da fuoco nella sua abitazione, era in realtà l’autore anche della prima sparatoria, che poi aveva simulato l’agguato armato a suo carico solo al fine di sviare le indagini.
Infatti, dagli accertamenti espletati, emergeva che l’uomo, nella mattinata precedente, aveva litigato con la moglie, al punto che quest’ultima aveva deciso di abbandonare la casa coniugale, trasferendosi presso il condominio ove risiedevano alcuni suoi parenti.
Con chiara finalità intimidatoria, quindi, l’uomo si sarebbe recato poi in tarda serata sotto l’abitazione della moglie, esplodendo colpi d’arma da fuoco e minacciando direttamente sia la donna che le loro figlie minori.
La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, diretta dal Procuratore Capo Dr. Camillo FALVO, emetteva decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’indagato e lo stesso veniva associato presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia per rispondere dei delitti di minacce aggravate dall’uso delle armi, porto e detenzione abusiva di arma e munizioni da guerra, simulazione di reato, ricettazione e esplosioni pericolose in luogo pubblico.
All’esito della successiva udienza veniva convalidato il fermo e poi confermata la misura cautelare della custodia in carcere.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Poilzia di Stato

FOGGIA: OPERAZIONE ALTO IMPATTO

AUMENTA LA PRESSIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE SULLA CRIMINALITÀ

Nuova operazione anticrimine ad “Alto Impatto” nella provincia di Foggia, dopo la visita istituzionale del Ministro dell’Interno Luciana LAMORGESE, dello scorso 17 gennaio. Ieri sera, un centinaio di operatori delle forze dell’ordine appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, hanno setacciato il territorio eseguendo perquisizioni, ispezioni, posti di blocco e controlli ad esercizi commerciali.

L’operazione fa seguito alle precedenti e costituisce l’ennesima offensiva lanciata dalle forze dell’ordine contro la criminalità foggiana, dopo gli attentati dinamitardi ed incendiari verificatisi ad inizio d’anno. Anche ieri sera è stato attuato un articolato dispositivo di prevenzione, reso particolarmente efficace e visibile, grazie all’utilizzo di numerosi reparti speciali e di rinforzo inviati dal Ministro dell’Interno sul territorio di Capitanata per rafforzare i servizi di controllo del territorio e di contrasto al crimine.

L’attività è stata esperita con l’impiego di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo, di equipaggi elitrasportati, di operatori specialisti in indagini scientifiche e di reparti specializzati nei controlli su strada e nelle aeree rurali.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Reggio Calabria, 4 Arresti per omicidio premeditato

La Polizia di Stato di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito dalle prime ore di questa mattina un’articolata operazione finalizzata all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP presso il locale Tribunale nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio premeditato, tentata estorsione, rapina e tentato omicidio aggravati (ad eccezione del tentato omicidio) dalla circostanza del metodo mafioso e dall’avere agevolato la ‘ndrangheta unitaria, nella sua articolazione territoriale denominata cosca TEGANO, operante nel quartiere Archi di Reggio Calabria. Eseguite diverse perquisizioni domiciliari.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

OPERAZIONE “MOVIDA”

La Polizia di Stato sta eseguendo a Lecce e in provincia il ritardato arresto di alcuni soggetti, diversi dei quali contigui ai clan della criminalità organizzata locale, ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Le indagini della Squadra Mobile di Lecce e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono state avviate nel mese di luglio scorso, con il contributo della Direzione Centrale per Servizi Antidroga e del Servizio Polizia Scientifica. L’attività illecita veniva consumata dagli indagati sia nel centro cittadino del capoluogo salentino che in diverse località balneari della provincia anche all’interno di rinomate discoteche. L’operazione rientra nel progetto “PUSHER 3”, che ha rilanciato l’impiego di operatori sotto copertura per l’acquisto di droga, ritardando l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione. Il ricorso all’intervento dell’undercover, anche attraverso l’utilizzo di telecamere nascoste, ha consentito di disvelare, in soli 30 giorni, la fitta rete di spaccio presente in ben 4 locali notturni, consentendo di raccogliere gravi elementi indiziari nei confronti dei soggetti arrestati, alcuni di essi contigui ai clan della criminalità organizzata locale. Avviati dalla Questura di Lecce i procedimenti amministrativi finalizzati alla chiusura ex art 100 T.U.L.P.S. dei 4 locali pubblici interessati.

Di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Accordo su prevenzione e contrasto dei crimini informatici

Roma,oggi, il rinnovo dell’accordo tra Polizia di Stato e Ferrovie dello Stato Italiane per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e i servizi informativi di particolare rilievo per il Paese. Tra questi, le piattaforme tecnologiche del Gruppo FS Italiane, una delle più grandi realtà industriali del Paese, che realizza e gestisce opere e servizi nel trasporto ferroviario, contribuendo a sviluppare un progetto di mobilità e logistica integrata. La convenzione, firmata dal Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli e dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ferrovie dello Stato Italiane Gianfranco Battisti, rientra nell’ambito definito dalle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione in materia di criminalità informatica attraverso la valorizzazione del partenariato con il mondo privato. L’insidiosità delle minacce informatiche e la mutevolezza con la quale si presentano richiedono, infatti, una sinergia informativa tra tutti gli attori della cybersecurity per mettere a fattor comune conoscenze ed esperienze utili a sperimentare efficaci forme di contrasto. Per la Polizia di Stato, tale compito è assicurato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e, in particolare, dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche che, con una sala operativa disponibile h24, rappresenta il punto di contatto per la gestione degli eventi critici delle infrastrutture di rilievo nazionale operanti in settori sensibili per il Paese. Ferrovie dello Stato Italiane, rispettando gli obblighi normativi in materia, ha inoltre avviato un importante processo di internalizzazione dei servizi di sicurezza informatica grazie alla realizzazione del Cyber Security Operation Center. Un polo di eccellenza nel quale confluiscono le tecnologie e le competenze più avanzate con l’obiettivo di fornire i più elevati livelli di protezione cibernetica ai sistemi tecnologici e informativi che supportano la gestione e il controllo della circolazione ferroviaria.
Alla firma della convenzione erano, inoltre, presenti, per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato Roberto Sgalla e il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Nunzia Ciardi, mentre per Ferrovie dello Stato Italiane erano presenti il Direttore Centrale Protezione Aziendale Franco Fiumara e il Responsabile Cyber Security Riccardo Barrile.

Di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
Foto Polizia di Stato