Otto persone sono state arrestate a Torino dal Servizio centrale operativo e della locale Sezione investigativa con le accuse di sequestro di persona, possesso illegale di armi d fuoco, estorsione, minacce, con l’aggravante del metodo mafioso. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire con dovizia di particolari le attività criminali di un noto imprenditore, che opera nel settore enogastronomico occupandosi dell’organizzazione di grandi eventi culinari. L’indagato possiede anche numerose attività commerciali, ma i poliziotti hanno messo in luce una gestione anomala delle stesse in quanto minacciava e intimidiva creditori e debitori forte della protezione di leader della “Ndrangheta” torinese. Tra le situazioni più stridenti vi è quella che ha riguardato un ex collaboratore dell’imprenditore che aveva agito per vie legali per cercare di recuperare la somma di 20.000 euro. Questo importo riguardava delle provvigioni che il collaboratore non aveva incassato a seguito di lavori svolti. La reazione è stata violentissima ed e sfociata in un vero e proprio agguato dove la vittima è stata malmenata e quasi strangolata. Anche le Sezioni investigative del Servizio centrale operativo di Milano, Brescia, Bologna e Genova e il Reparto prevenzione crimine di Torino hanno collaborato all’operazione.
Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato