Machete a Jesi, i passanti si scattavano i «selfie»

cronacada Corriere.it

Il giovane africano che ha seminato il panico in città era stato già arrestato 4 volte negli ultimi 8 mesi. Urlava: «Italiani vi ammazzo tutti». Ma ha attirato i curiosi

C’erano anche una cinquantina di curiosi, alcuni dei quali non hanno disdegnato «selfie», mentre carabinieri e polizia stavano bloccando Precious Omobogbe, 25 anni, il nigeriano che lunedì sera per poco meno due ore ha minacciato i passanti con due machete, seminando terrore a Jesi (Ancona), inseguito da carabinieri e polizia. L’uomo è stato infine bloccato e arrestato grazie anche al coraggio del capitano Mauro Epifani, comandante dell’Arma di Jesi, che si è avventato sul venticinquenne dopo averlo convinto a posare l’arma dalla lama di 35 centimetri ma è rimasto ferito lievemente ad un fianco da un colpo di lama.

Altri due militari sono rimasti contusi nella colluttazione con Omobogbe che ad un fotografo ha detto «vieni che ti faccio vedere la sua testa (del capitano; ndr)». Durante la sua fuga avrebbe urlato, in preda a un raptus, «italiani, vi ammazzo tutti», così riferisce la stampa locale.
Tra gennaio e agosto era stato arrestato e liberato già quattro volte a Bologna, Pistoia, Fossato di Vico e a Jesi dove, l’11 agosto, aveva minacciato con un coltello l’ex compagna e aggredito un carabiniere. Anche Omobogbe è rimasto ferito alla gamba sinistra, colpita da un pallottola di rimbalzo sparata a terra da un agente a scopo di avvertimento.

 

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi