Pagavano fino a 4mila euro per una patente di guida, ma una volta al volante non conoscevano il codice della strada e tantomeno la segnaletica stradale. Erano i clienti, soprattutto stranieri e neanche in grado di comprendere la lingua italiana, di un’organizzazione scoperta dalla Squadra mobile di Frosinone che si occupava del rilascio, del rinnovo e delle revisioni di patenti dietro compenso di denaro.
Venti persone, questa mattina, sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare per corruzione, falso in atto pubblico, sostituzione di persona, accesso abusivo a sistema informatico pubblico, frode informatica ai danni dello Stato.
A finire in carcere sono stati uno dei due ingegneri della Motorizzazione di Frosinone che si alternava nel ricoprire il ruolo di direttore; il titolare di tre autoscuole della provincia di Frosinone, ritenuto il capo dell’organizzazione; ed un esaminatore della Motorizzazione. Altri 17 indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Il sistema
Il meccanismo criminale era tanto complesso quanto efficace: l’ingegnere della Motorizzazione, dietro compenso, assegnava alle prove d’esame uno dei 3 esaminatori corrotti che, a loro volta, consentivano ai complici di partecipare fraudolentemente all’esame, in quanto si sostituivano ai candidati, che non erano assolutamente in grado di sostenere la prova teorica.
A ricoprire il ruolo di sostituti erano 4 associati che, grazie alla loro preparazione, erano in grado ciascuno di compilare correttamente la scheda del candidato di cui prendevano il posto e, contemporaneamente, suggerire le risposte esatte ad almeno altri 3 candidati. Era compito dell’esaminatore corrotto, poi, quello di predisporre le postazioni affinché il suggeritore sedesse in mezzo agli altri candidati a cui doveva suggerire le risposte, lontano dagli occhi indiscreti di quei pochi candidati estranei al sistema corruttivo.
Con questo metodo l’organizzazione era in grado di garantire la promozione di almeno 15 candidati per sessione d’esame, purché disposti a pagare il prezzo della corruzione. In alcune occasioni, gli associati non disdegnavano anche favori sessuali elargiti, come prezzo aggiuntivo, dalle candidate clienti o perfino dalle consorti dei clienti uomini.
L’indagine
L’indagine, durata 6 mesi, ha fatto emergere un giro d´affari di circa 224 mila euro portando ad indagare nel complesso ben 135 persone (compresi i 20 destinatari di misure cautelari). L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Frosinone, in collaborazione con personale delle questure di Roma, Napoli, Caserta e l’Aquila.
Sono stati sequestrati conti correnti bancari e postali degli indagati, 5 immobili (tra ville, abitazioni e locali commerciali) 2 motocicli e 5 autoveicoli tra i quali una Ferrari modello California, immatricolata nel marzo del 2015 (pagata oltre 200 mila euro) ed una Mercedes acquistata pochi giorni fa per una cifra di quasi 100 mila euro. Sono state inoltre sequestrate 90 patenti di guida di varie categorie. I clienti dell’organizzazione erano per lo più stranieri (egiziani, pakistani, marocchini e cinesi). Molte le riprese video durante le indagini che hanno immortalato la riscossione del denaro al termine degli esami.
fonte Polizia di Stato