Traffico Internazionale di sostanze stupefacenti. Arrestato giovane teramano

La Polizia di Stato della Frontiera Aerea di Fiumicino, in collaborazione con il personale dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, ha tratto in arresto un giovane teramano, D.G.G. di anni 35, responsabile di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Durante le operazioni di controllo dei passeggeri e dei bagagli  provenienti dalle cd “ tratte a rischio”, il cane antidroga della Polizia di Stato Rex ha segnalato agli operatori una serie di bagagli in arrivo da Amsterdam.

Il poliziotto, conduttore del cane, ha richiesto così l’intervento di agenti in abiti civili i quali, mischiandosi tra i passeggeri, hanno controllato i soggetti che stavano ritirando ai nastri le valigie sospette.

Non appena il giovane cittadino abruzzese ha preso in consegna uno dei bagagli, è scattato il blitz dei poliziotti che hanno fermavano il sospettato e lo hanno condotto in ufficio dove, a seguito di un’accurata perquisizione, sono stati scoperti circa 2kg di eroina abilmente occultata all’interno di buste del caffé sottovuoto, nonché 3kg di cocaina inseriti al posto delle piume d’oca in alcuni giubbini contenuti in valigia.

Il tempestivo intervento e l’infallibile fiuto del cane Rex hanno consentito di arginare un fiorente flusso di droga destinato alla costa Abruzzese.

Il trentacinquenne, associato presso il carcere di Civitavecchia, rischia una pena fino a 20 anni di carcere.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Rovigo, 53 le misure cautelari eseguite dalla Polizia di Stato

Risultati immagini per polizia di stato auto civettaLa Polizia di Stato di Rovigo sta eseguendo, dalle prime ore dell’alba, 53 misure cautelari, di cui 18 in carcere, 15 arresti domiciliari, 20 obblighi di presentazione alla p.g. e 73 perquisizioni delegate nei confronti di cittadini magrebini ed italiani responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Rovigo e denominata “TARAQA”, si è svolta con la collaborazione delle Squadre Mobili di Verona, Padova, Mantova, Modena, Ferrara, Bologna, Arezzo, Ravenna, Vicenza, Varese ed Aosta, unitamente ad equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine del Veneto, dell’Emilia Romagna Occidentale ed Orientale e della Lombardia, coadiuvati da Unità Cinofile Antidroga e dal X Reparto Volo di Venezia, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.Risultati immagini per polizia di stato

Le indagini hanno preso avvio 18 mesi fa, dal monitoraggio di un cittadino di origini marocchine domiciliato in provincia di Rovigo, indicato quale attivo spacciatore al dettaglio di cocaina e hanno portato alla scoperta di un vasto traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) posto in essere perlopiù da cittadini magrebini ed italiani.

Da qui è stato possibile ricostruire la fitta rete di spaccio che avveniva soprattutto nelle province di Rovigo, Verona, Padova e Mantova.

I poliziotti hanno sequestrato inoltre notevoli quantità di sostanze stupefacenti :100Kg di hashish e 2Kg. di cocaina.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Poilzia di Stato

Torino. Arrestata banda di falsari

La Polizia di Stato, ha arrestato una banda di falsari che intascavano oltre 4 milioni l’anno con assegni circolari contraffatti.

L’indagine ha avuto inizio nell’aprile 2015 quando la direttrice di una filiale bancaria di Torino denuncia alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Torino, il caso di un assegno circolare incassato fraudolentemente.

E’ stata scoperta così, a seguito di puntigliosa attività d’indagine condotta dalla Procura di Torino – Gruppo Criminalità Organizzata Comune e Sicurezza Urbana, una vera e propria banda di truffatori e falsari che, dalla Campania, si muoveva per raggiungere varie città italiane con un unico obiettivo ovvero quello d’incassare fraudolentemente assegni circolari per un giro di oltre un milione di euro a trimestre.Risultati immagini per polizia di stato arresto

Il modus operandi era sempre il medesimo, si iniziava con l’intascare una mazzetta di assegni utilizzando l’opera di un “basista”, dipendente di Poste Italiane e in servizio presso il Centro Meccanizzato Postale di Napoli. Questi si impossessava di assicurate e raccomandate contenenti gli assegni, per poi consegnarli alla vera mente del gruppo, che aveva invece il compito di produrre documenti falsi e assegnarli ai vari membri della banda, “gli scambisti”, che poi si recavano in varie filiali bancarie sparse nel territorio nazionale e, sempre con il medesimo meccanismo di apertura contemporanea di due conti a loro intestati, incassavano gli assegni.

I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, possesso e fabbricazione di documenti falsi, uso di atti falsi, falsità materiali commesse da privati, e peculato continuato per il soggetto basista.

Dalle perquisizioni, eseguite anche in collaborazione con la polizia Postale, con la squadra mobile della Questura di Caserta e gli uomini del Commissariato di P.S.di Aversa, sono stati rinvenuti un centinaio di assegni, tutti emessi da società assicuratrici per casi di sinistri stradali, carte d’identità in bianco contraffatte, denaro contante per diverse migliaia di euro, timbri di uffici pubblici utilizzati per le contraffazioni, carte di credito e postepay , dispositivi token bancari, fotografie di nuovi complici da inserire nei documenti falsi, buste paga e sim telefoniche da fornire alle banche all’atto dell’apertura dei nuovi conti corrente.

Diverse le città interessate: Genova, Pisa, Livorno, Cuneo Novara, Firenze, Como oltre a Torino anche se si sospetta che l’attività possa essere ancora più vasta.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Scampia, arrestata una coppia di pregiudicati

Risultati immagini per polizia arrestaLa Polizia di Stato sequestra nel feudo della Vanella Grassi circa 1800 dosi di droga, bilancini di precisione e 130 proiettili. Arrestata una coppia di pregiudicati.
Stavano viaggiando a bordo di un´autovettura Lancia Y, in compagnia di due bambini di 7 e 10 anni, quando gli agenti del Commissariato di Polizia “Scampia”, li hanno bloccati, nel pomeriggio di ieri, all´altezza della stazione della metropolitana di Via Zuccarini.
Salvatore Perillo, di 29 anni e Katiuscia Gagliardi Giannini, di 41 anni, entrambi pregiudicati ed abitanti nella “Vela gialla”, sono stati sorpresi mentre trasportavano numerosissime dosi di droga, suddivise in vari tipi.
In particolare, nella borsa della 41enne, sono state sequestrate 250 dosi di droga, suddivise in cocaina, marijuana ed eroina.
La donna, all´atto del controllo , ha opposto viva resistenza agli agenti, tanto da procurargli escoriazioni guaribili in pochi giorni.
I due arrestati, oggetto d´indagine dei poliziotti, che da tempo stavano monitorando i loro spostamenti, poco prima di salire in auto, erano usciti da un immobile in disuso in Via del Cassano.Risultati immagini per polizia arresta donna
Gli agenti hanno esteso la perquisizione anche all´abitazione di Via del Cassano, rinvenendo e sequestrando, all´interno di una intercapedine tra il solaio e le tegole, 1175 cilindretti contenenti “cocaina” ed “eroina” e 350 dosi di marijuana.
Nell´ambito della perquisizione, inoltre, i poliziotti hanno anche sequestrato un coltello lungo 50centimetri, una placca di riconoscimento, senza numero di matricola del tipo in dotazione alle Forze dell´Ordine, 4 bilancini di precisione, 130 proiettili, di cui 50 calibro 357 magnum e 80 calibro 38 special.
I figli della donna sono stati affidati ad un parente, mentre lei è stata condotta alla Casa Circondariale di Pozzuoli.
Perillo, che a suo carico registra precedenti anche specifici, è stato condotto alla Casa Circondariale di Poggioreale.
Entrambi dovranno rispondere dei reati, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di munizionamento.
La 41enne, inoltre, risponderà anche del reato di resistenza e lesioni a P.U.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Torino, arrestati dalla Polizia di Stato due “cash trappers” rumneni.

Risultati immagini per polizia postale arrestatoNel solo capoluogo piemontese, sono state oltre quindici le denunce presentate alla Polizia Postale e delle Comunicazioni da Direttori di filiali di Poste e privati cittadini, derubati del proprio denaro a seguito della mancata erogazione del contante richiesto in fase di prelievo.
Immediate le indagini del Compartimento Polizia Postale di Torino, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, che, a fianco dei tradizionali metodi investigativi attraverso un capillare monitoraggio degli istituti di credito coinvolti, ha attivato un “pedinamento” informatico dei criminali.
E’ stato, infatti, avviato un meticoloso incrocio di dati e immagini fornite dalle filiali oggetto di attacco, grazie anche alla collaborazione di Poste Italiane, che ha consentito agli investigatori di ricostruire le tracce dell’attività criminale.
Il modus operandi era semplice ma efficace.
I criminali, prelevato il denaro con una “carta civetta”, inserivano nell’erogatore di banconote una “forchetta”, per trattenere le banconote erogate.
Appostati nei pressi dei bancomat, attendevano quindi che il malcapitato effettuasse le procedure di prelievo con la propria carta di credito, formalmente andato a buon fine ma senza erogazione del contante, trattenuto appunto dalla “forchetta” inserita nella bocchetta.
Poi, velocemente e con destrezza, si precipitavano nei pressi dello sportello, una volta che la vittima si fosse allontanata senza aver potuto recuperare il contante richiesto.
A quel punto, i criminali aprivano l’erogatore, prelevando indebitamente il denaro.
Sono stati però fermati definitivamente dagli investigatori della Polizia Postale di Torino, supportati dagli operatori delle Volanti della locale Questura, proprio mentre erano in attesa di monetizzare l’ultimo colpo alla filiale di Poste nella centrale Via Nizza.
Nel corso della perquisizione personale, effettuata nell’immediatezza dell’arresto, gli operatori della Polizia Postale hanno rinvenuto oltre a strumenti atti allo scasso, anche un’ingente quantità di denaro e alcune carte usate per azionare l’apertura delle bocchette e permettere il successivo inserimento delle “forchette”.
Il confronto delle riprese video dei circuiti di sorveglianza e gli ulteriori elementi raccolti dagli investigatori della Polizia Postale, consentiranno di verificare se i due rumeni sono responsabili anche di altri analoghi episodi.Risultati immagini per polizia postale
Il fenomeno descritto si è sviluppato in una versione più aggiornata che rende più fruttuosa l’azione criminale, cosiddetto Cash Trapping 2.
Lo sviluppo della tecnica, rilevato per la prima volta nel novembre 2012, prevede:
l’introduzione della “forchetta” negli A.T.M. mediante l’utilizzo di una prima carta per generare l’apertura dello shutter (così come nella descritta versione “base”);
l’impiego di una seconda carta (verosimilmente “clonata”) con cui effettuare un prelievo per il massimo della disponibilità giornaliera.
In questa versione evoluta del Cash Trapping i criminali non permettono che all’atto dell’impiego della seconda carta questa venga ritirata dall’A.T.M., ma la trattengono, impedendo che  il  distributore la catturi.
Trascorsi 30”, l’A.T.M.  entra in “autoprotezione” generando un allarme2  per malfunzionamento che inibisce  il perfezionamento dell’operazione.
Determinandosi l’annullamento dell’operazione e il conseguente mancato addebito della carta (in quanto l’operazione non si è conclusa con la registrazione contabile), i criminali rimangono in possesso del documento elettronico, peraltro immediatamente riutilizzabile (anche se presso un altro sportello, poiché  quello appena attaccato rimane fuori servizio).
Gli A.T.M., una  volta  “abortita” l’operazione,  sono  programmati per recuperare i soldi – che comunque vengono approntati all’atto della richiesta – in un apposito cassetto di “recupero”.
E’ in questa fase che la “forchetta”, preventivamente installata dai criminali, cattura il contante. La sottrazione del denaro avviene, come nella versione basica del Cash Trapping, forzando la finestra  della  bocchetta erogatrice.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni ricorda ai titolari di carte di credito e bancomat di non cedere mai la propria carta ad altre persone e di seguire sempre attentamente le operazioni che compiono.

di Umberto Buzzoni 

Fonte Foto Polizia di Stato

Asti. Denunciato un 28enne per sex-extortion

Risultati immagini per polizia postaleSi tratta di un giovane pregiudicato che, all’insaputa della vittima, dopo essere entrato in possesso di filmati a sfondo sessuale, autoprodotti, li pubblicava in rete.
L’attività prende avvio da una denuncia presentata da una trentenne astigiana rimasta vittima dell’estorsione.
La giovane donna aveva notato all’improvviso un aumento di richieste di amicizia (più di 800), abbellite da indelicati apprezzamenti di natura sessuale e, talvolta, di proposte di incontro, fino alla ricezione, sul proprio smartphone, di video hard “fatti in casa” qualche tempo prima ma mai condivisi con altri soggetti.
Le immediate ed approfondite indagini svolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno consentito di scovare chi si nascondesse dietro quei contatti: gli investigatori hanno accertato l’esistenza di due gruppi anonimi su Facebook, di cui uno annoverante circa 1.300 iscritti, all’interno del quale era stato postato il video associato alla ragazza e divenuto in poco tempo “popolare” nella cerchia dei più curiosi della provincia piemontese.
La ragazza ha confidato ai poliziotti di nutrire sospetti su un suo amico, cui tempo prima aveva prestato il telefonino, e che nell’atto di restituirglielo aveva inspiegabilmente commentato “bello il video”.
La denunciante, riuscita a ricostruire il percorso iniziale seguito dal filmato, aveva deciso di contattare direttamente l’amministratore del gruppo segreto Facebook per porre fine alla gogna virtuale, senza però alcun successo.
Era stata infatti ricoperta di insulti e minacce sul social network, ed inoltre avvicinata fisicamente da due giovani che avevano tentato di estorcerle del denaro.
I poliziotti della Sezione Polizia Postale di Asti, supportati dai colleghi del Compartimento Polizia Postale di Torino, hanno poi proceduto alla perquisizione locale ed informatica a carico del soggetto, rinvenendo un’ingente quantità di materiale archiviato sugli strumenti in uso al ragazzo, sequestrando i vari supporti sui quali gli investigatori effettueranno le ulteriori analisi tecniche.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Mestre. Donna finita sotto un treno.

La Polizia Ferroviaria è intervenuta alla stazione di Mestre in aiuto di una donna finita sotto un treno. GraVisualizzazione di image 1.jpgzie all’operato dei poliziotti, che in attesa dei soccorsi si sono attrezzati per tamponare le gravi ferite riportate dalla donna, la stessa è stata estratta viva e trasportata in ospedale dove le è stato amputato un bracci
o.

OMICIDIO STRADALE: PROTOCOLLO OPERATIVO PER L’ACCERTAMENTO DELLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA ALCOLICA E DI ALTERAZIONE DA STUPEFACENTI

Verrà presentato domani mattina, nel corso di una conferenza stampa presso la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, il protocollo operativo per l’accertamento della guida in stato di ebbrezza alcolica e di alterazione da stupefacenti alla presenza del Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, del Procuratore Generale, Giovanni Salvi, del Sostituto Procuratore Generale, Arcibaldo Miller e del Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Roberto Sgalla.
Il Protocollo operativo consenRisultati immagini per omicidio stradale polizia leggetirà una più efficace attuazione della normativa sull’omicidio e lesioni personali stradali che ha elevato ad autonome figure di reato le condotte di chi provoca la morte ovvero lesioni personali gravi o gravissime, con violazione delle norme del codice della strada.
All’inasprimento delle pene fa da cornice un articolato sistema di circostanze aggravanti: tra queste rivestono un ruolo strategico quelle che puniscono la guida in stato di ebbrezza alcolica ed in stato di alterazione per l’assunzione di stupefacenti. Per rendere effettiva l’applicazione delle circostanze aggravanti anche nell’ipotesi in cui il conducente responsabile si rifiuti di essere sottoposto ad accertamenti dello stato di alterazione connesso all’uso di alcool e di sostanze stupefacenti, il legislatore ha ritenuto necessario introdurre la possibilità di procedervi coattivamente.
All’indomani dell’entrata in vigore della norma sono state elaborate da diverse Procure della Repubblica direttive operative al fine di orientare ed uniformare l’attività di polizia giudiziaria, soprattutto per gli accertamenti coattivi, ritenendo, per la maggior parte, ammissibile il prelievo ematico coattivo. In particolare, la Procura Generale di Roma, nel ritenere legittimo il prelievo coattivo del sangue, ha condiviso con la Polizia di Stato e la Regione Lazio un protocollo a livello distrettuale.
Con l’accordo vengono definiti l’iter procedurale, le modalità del prelievo, le sostanze da ricercare ed i campioni biologici da custodire, disciplinando ed uniformando tutte le attività inerenti l’accompagnamento e l’accertamento coattivo dello stato di alterazione. Al contempo, le strutture dei presidi ospedalieri, diffusi nel territorio della regione, formeranno il proprio personale sanitario per eseguire, in tempi brevi, tutte le operazioni connesse ai prelievi sia ematici che salivari e rendere disponibili gli esiti alla polizia giudiziaria.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Abruzzo, Polizia di Stato e Guardia di Finanza sequestrano beni a sei componenti di una famiglia nella Marsica

<p style="margin: 0cm; margin-bottom: free online project management tools.0001pt; text-align: center; line-height: 16.2pt; background: white;” align=”center”> 

Questa mattina, Alle prime luci di questa mattina, il personale della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, in esecuzione di una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal Tribunale di L’Aquila su proposta del Questore Alfonso Terribile, ha sottratto alla disponibilità dei membri di una famiglia di cittadini italiani  residenti nella Marsica un ingente patrimonio, mobiliare e immobiliare.

L’operazione, coordinata dal Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di L’Aquila, ha visto l’impiego di personale della Questura, del Commissariato PS Avezzano, della Compagnia Guardia di Finanza di Avezzano, del Compartimento Polizia Stradale di L’Aquila, del Nucleo Prevenzione Crimine di Pescara, del Reparto Mobile di Roma e di unità cinofile specializzate nella ricerca di armi, droga e monete.

Durante l’operazione hanno collaborato anche le Questure di Frosinone, Milano, Siena e Bologna dove hanno sede legale gli istituti bancari presso i quali sono stati bloccati alcuni rapporti finanziari.


La misura di prevenzione patrimoniale colpisce i beni degliRisultati immagini per guardia di finanza e polizia di stato appartenenti ad un unico nucleo familiare, gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, poiché sono stati ritenuti dal Tribunale socialmente pericolosi, solitamente dediti a traffici delittuosi e con un tenore di vita tale da far ritenere che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività illecite.

L’attività di indagine patrimoniale trae origine dall’attenta analisi dei comportamenti e del tenore di vita di alcuni appartenenti alla famiglia in questione da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano.

 

Lunghe indagini e complesse attività investigative degli operatori ha permesso, infatti, di accertare la sussistenza di una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati (inferiori alla soglia di sopravvivenza dei singoli) ed il valore dei beni nella effettiva disponibilità della famiglia in questione, i cui membri non risultano svolgere attualmente alcuna attività lavorativa.

In particolare sono stati individuati e posti sotto sequestro cinque immobili per un valore complessivo di circa 1.210.000 euro.Inoltre sono stati sequestrati rapporti finanziari accesi presso Poste Italiane S.p.a. e rapporti finanziari accesi presso varie Banche.

Sono state sequestrate autovetture e beni di valore.
È la prima volta che a L’Aquila viene eseguita una misura patrimoniale su proposta del Questore, il quale, allo scopo di contrastare in maniera più efficace la macro-criminalità, ha ritenuto di costituire un anno fa la sezione Misure Patrimoniali in seno alla Divisione Anticrimine della Questura.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

“EUROPOL” CONFERENZA DEI CAPI DELLE POLIZIE EUROPEE

<img class="alignleft wp-image-6884" src="http://www find out this here.mensilepoliziadistato.it/wp-content/uploads/2016/09/gabr-300×250.png” alt=”gabr” width=”312″ height=”260″ srcset=”http://www.mensilepoliziadistato.it/wp-content/uploads/2016/09/gabr-300×250.png 300w, http://www.mensilepoliziadistato.it/wp-content/uploads/2016/09/gabr-180×150.png 180w, http://www.mensilepoliziadistato.it/wp-content/uploads/2016/09/gabr-150×125.png 150w, http://www.mensilepoliziadistato.it/wp-content/uploads/2016/09/gabr.png 514w” sizes=”(max-width: 312px) 100vw, 312px” />Oggi il Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli ha partecipato all’Aja alla conferenza dei Capi delle Polizie  Europee.

A margine della conferenza il Prefetto  Gabrielli ha incontrato per un saluto i suoi omologhi dei Paesi Ue, alcuni rappresentanti di Paesi partners e i Direttori di Interpol ed Europol.

Con il direttore di Europol Rob Wainwright è stato fatto il punto della situazione sui diversi temi e le operazioni che impegnano il nostro Paese con il supporto dell’agenzia europea.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Foto Polizia di Stato