PROGETTO ATHENA. BANCHE DATI E SISTEMI DI COMUNICAZIONE CENTRALIZZATI

Il 7 – 8 novembre 2017 Tallin – Estonia ha ospitato  la prima riunione dei responsabili degli SPOC europei: “Punti di Contatto Nazionali per lo scambio delle informazioni nel settore della cooperazione internazionale di polizia”, auspicata da anni dal Consiglio dell’Unione europea e della Commissione europea e realizzata grazie al progetto a guida italiana  e gestito dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e  “ATHENA”. L’Italia, attraverso l’aggiudicazione di un bando di gara nell’ambito del Fondo europeo per la Sicurezza Interna (2014-2015 ISF 1), non solo è riuscita ad organizzare questo storico evento, ma anche a ricondurre ad unità l’organizzazione dei programmi di addestramento ed aggiornamento dei punti di contatto nazionali e della polizia dei Paesi dell’Unione europea e di quelli aderenti a Schengen. Nel corso di questo incontro, che ha visto la partecipazione di 24 Direttori di SPOC, sono stati illustrati gli ambiziosi obiettivi del progetto per migliorare l’applicazione degli strumenti di contrasto esistenti e semplificare le comunicazioni.
Durante i lavori è stato ampiamente sottolineato come nell’ultimo ventennio la comunità internazionale e gli Stati membri dell’Unione europea abbiano costantemente intensificato lo scambio di informazioni ai fini della prevenzione e della lotta contro i crimini transfrontalieri, e sono emersi tre aspetti principali.
– La necessità di assicurare l’applicazione pratica di principi innovativi (disponibilità, accesso equivalente, riconoscimento reciproco) e concetti (Information Management Strategy, European eXchange Model) per contrastare efficacemente le organizzazioni criminali e le reti che minacciano la sicurezza internazionale.
– Il  consolidamento, e il ruolo centrale delle nuove Agenzie europee (Europol, EULISA, FRONTEX) volte a promuovere la cooperazione.
– Infine la sostanziale importanza dei sistemi informativi e delle banche dati internazionali (ASF, SIS, VIS, EIS, EURODAC, ECRIS, VRD di PRUEM, DNA e FP, PNR – e a breve EES, ETIAS) che hanno consentito accesso a informazioni essenziali sui fenomeni e sulle reti criminali.
Garantire un livello adeguato di sicurezza a livello internazionale richiede che le reti criminali siano contrastate attraverso azioni concertate e olistiche. Seguendo un approccio orientato agli aspetti pratici della cooperazione, il progetto ATHENA attraverso la creazione e la prima riunione del gruppo dei Direttori degli SPOC mira a fornire un’analisi dello stato di attuazione di tutti questi concetti in Europa e mettere in pratica l’interoperabilitá dei sistemi e banche dati di polizia, in linea con l’attuale necessità di combattere efficacemente la minaccia del terrorismo, progetto da sempre sostenuto e applicato già da tempo dal nostro paese. Il prossimo incontro tra i capi SPOC durante il quale sarà fatto anche il punto sui primi risultati del progetto, è prevista per il prossimo mese di luglio in Belgio.

 Di Umberto Buzzoni

Foto Polizia di Stato

VARESE: SGOMINATA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE DEDITA ALL´ESTORSIONE E ALL´USURA

La Polizia di Stato di Varese ha sgominato un´organizzazione criminale dedita all´estorsione e all´usura con il ricorso a intimidazioni, aggressioni fisiche e incendi con il lancio di bottiglie “molotov”, ma anche a furti di beni di ingente valore in aziende e depositi, alla ricettazione, ai falsi documentali e allo spaccio di cocaina.
13 le misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini avviate dal Commissariato P.S. di Busto Arsizio e della Squadra Mobile della Questura di Varese.
Per 8 degli indagati è stata disposta la custodia in carcere, per i restanti 5 gli arresti domiciliari. La banda era composta da pregiudicati italiani, al cui vertice vi erano un 62enne ed un 41enne rispettivamente chiamati “zio Gianni” e “il moro”.
Ai loro ordini vi erano gli altri complici, esecutori materiali degli attentati incendiari, della fabbricazione delle “molotov”, delle percosse e delle intimidazioni come anche dei sopralluoghi e dell´esecuzione dei furti, per finire con lo stoccaggio e la ricettazione della merce rubata.
Le indagini hanno preso avvio dalla denuncia di un commerciante della zona al Commissariato di Busto Arsizio, il quale era rimasto in debito con uno degli arrestati per un prestito precedentemente ricevuto e solo parzialmente restituito.
Il creditore aveva incaricato del recupero “zio Gianni” e “il moro”, ma il debito originario era raddoppiato a causa dei tassi usurari applicati, pari a circa il 50% annuo. Poiché il debitore non riusciva a far fronte alle pretese, erano iniziate le minacce, le botte, le pressanti richieste di consegnare l´incasso dell´attività commerciale o addirittura la stessa attività, presto seguite da due incendi appiccati all´esercizio della vittima e un terzo all´autovettura della sua compagna.
Le indagini scaturite dalle dichiarazioni della vittima, che aveva dovuto cambiare domicilio e che durante un incontro con i suoi aguzzini si era addirittura vista spegnere una sigaretta sulla gamba, hanno consentito agli investigatori del Commissariato e della Squadra Mobile di accertare un´ulteriore estorsione ai danni di un imprenditore edile, nonché la assidua partecipazione degli indagati alla preparazione di furti in siti aziendali e magazzini: gli associati, ciascuno con specifici e predefiniti compiti – con frequenza quasi quotidiana e a seguito di segnalazioni ricevute da complici o conniventi, effettuavano sopralluoghi presso gli obiettivi per poi tentare o consumare il furto della merce stoccata dopo averne forzato le vie d´accesso e neutralizzato i dispositivi antifurto. La refurtiva veniva poi caricata su autocarri e trasportata in depositi in attesa di essere venduta ai ricettatori.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Foto Polizia di Stato

“Global Airport Action Day” Biglietti aerei acquistati in frode

 

195 le persone arrestate e più di 298 transazioni segnalate: è il risultato della cooperazione internazionale di Polizia che ha visto il supporto di Interpol, Europol, Ameripol, Frontex, Eurojust e Iata. L’attività investigativa che ha interessato 226 aerostazioni in 61 Stati dei cinque continenti, è stata resa possibile anche grazie alla fattiva collaborazione di 63 vettori operanti nel campo del trasporto aereo e 6 agenzie di viaggio specializzate per gli acquisti dei biglietti on line, nonché di Mastercard, Visa, American Express, IATA e Perseuss.Il coordinamento operativo, in tutto il mondo, è stato garantito dalle città di Singapore, per le attività negli aeroporti asiatici; Bogotà, per le attività negli aeroporti dell’America del sud; Pittsburgh per le attività negli aeroporti degli USA; Ottawa, per le attività negli aeroporti del Canada; L’Aja, dove personale dell’Europol ha gestito le informazioni provenienti da tutto il mondo.
Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ha allestito una Sala Operativa nazionale, con compiti di coordinamento del personale sul territorio italiano, che ha operato presso gli aeroporti di Milano Malpensa – Milano Linate – Venezia Marco Polo – Roma Fiumicino – Roma Ciampino – Napoli Capodichino – Fontana Rossa Catania – Palermo Falcone Borsellino – Guglielmo Marconi Bologna – Bergamo Orio al Serio – Genova Sestri – Torino Caselle – Cagliari Elmas – Lamezia Terme Sant’Eufemia – Perugia San Francesco d’Assisi – Ancona Falconara – Firenze Amerigo Vespucci – Bari  Carol Wojtyla – Trieste Ronchi dei Legionari. In Italia, i controlli effettuati a seguito delle segnalazioni provenienti da Europol hanno portato, complessivamente, alla verifica di 18 posizioni e alla denuncia di 5 persone (Milano Malpensa,  Napoli Capodichino, Roma Fiumicino, Catania Fontana Rossa), trovate in possesso di biglietti aerei acquistati con carte utilizzate in frode. In particolare, presso l’aeroporto di Milano Malpensa, l’attività di contrasto ha assunto i singolari risvolti di un’operazione anti-bagarinaggio: la Polizia Postale e delle Comunicazioni del capoluogo Lombardo ha infatti sorpreso due soggetti in possesso di 30 biglietti elettronici, anche questi acquisiti presumibilmente con strumenti di pagamento clonati,  per un noto spettacolo di musica elettronica internazionale, la rassegna “Awakening X Figure Nacht”, che si sarebbe tenuto la sera del 18 c.m. ad Amsterdam, in Olanda. Ai due, denunciati all’Autorità giudiziaria mianese, è stato impedito l’imbarco, ed i tagliandi sono stati sequestrati. Complessivamente, gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni in tuta Italia hanno provveduto al controllo di 823 viaggiatori. L’illecito utilizzo dei dati delle carte di credito per l’acquisto illegale di biglietti aerei è un fenomeno assai insidioso, spesso prodromico ad attività criminali assai più preoccupanti, come il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il traffico di esseri umani, il commercio di sostanze stupefacenti. Allo stesso tempo, tale fenomeno ingenera ogni anno perdite finanziarie ingentissime, sia per le compagnie aeree che per il gli istituti finanziari coinvolti.  Il Direttore Esecutivo di Europol, Rob Wainwright ha dichiarato: “La frode dei biglietti aerei pone un insieme di problemi di sicurezza e non possiamo permettere a nessuno, in particolare ai terroristi e a pericolosi criminali, di viaggiare per il mondo in maniera anonima e mettere in pericolo terze persone. Per questo Europol, insieme ai partner privati, ha necessità di ampliare iniziative globali come queste, per permettere alla polizia e ai settori privati di condividere informazioni sulle attività sospette online per rendere la vita più dura possibile ai criminali.”  Il Direttore per il crimine organizzato ed emergente al quartier generale del Segretariato di INTERPOL, Paul Stanfield, ha dichiarato: “ Le transazioni online fraudolente sono fonte di grande guadagno per il crimine organizzato e sono spesso collegate ad altre attività che includono il Cybercrime, l’immigrazione illegale, il traffico di esseri umani ed il terrorismo. Il Global Airport Action Days è quindi un’importante operazione di collaborazione intersettoriale contro le reti criminali del crimine organizzato dietro gli acquisti fraudolenti di biglietti aerei e di altre attività  criminali”. Il Presidente del Gruppo di Lavoro sulle frodi delle compagnie aeree europee, Sofia Moutsou, ha infine così commentato: “Vorrei ringraziare Europol per la grande collaborazione e per dare al settore aereo la possibilità di combattere le truffe in maniera adeguata ed organizzata. Guardiamo avanti per continuare la cooperazione che porterà a tutti i migliori risultati non solo contro le perdite finanziarie ma anche contro il crimine”.

di Umberto Buzzoni 

 

Appio Nuovo, Ancora un arresto da parte degli uomini della Squadra Investigativa

Gli agenti della squadra investigativa del Commissariato Appio Nuovo diretto dalla dott.ssa Pamela De Giorgi, in collaborazione con i commissariati di Velletri e Frascati hanno tratto in arresto un pericoloso rapinatore seriale, pluripregiucato, con reati specifici; scarcerato ad aprile 2017 sempre in riferimento ad alcune rapine commesse a mano armata.
Ad incastrare l’uomo S.A. di 47 anni, con curriculum criminale di elevato spessore, sono state le impronte digitali lasciate il 18.10.2017 in occasione di una rapina in una farmacia situata in zona appio, da qui gli operatori di polizia giudiziaria del suddetto commissariato, riuscivano ad identificare l’uomo e a ricostruire le fasi di una seconda rapina con sequestro di persona avvenuto lo stesso giorno in una zona del tuscolano.
Dopo  serrate indagini, il pericoloso malvivente  veniva rintracciato a Frascati dagli agenti dell’Appio che con l’ausilio degli equipaggi dei commissariati dei Castelli Romani, che lo sottoponevano a fermo di pg l’uomo su disposizione del pm di turno di Velletri e successivamente veniva associato al carcere di Velletri per i reati di rapina aggravata e sequestro di persona.

Di Umberto Buzzoni

Foto Polizia di Stato

Norcia: “GIOCA VOLLEY S3…in sicurezza” 7

1.500 giovani atleti della pallavolo sono scesi oggi in piazza San Benedetto a Norcia nell’ambito del progetto di educazione alla legalità  “Gioca volley S3…in sicurezza”, promosso dalla Polizia Ferroviaria, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e la Federazione Italiana Pallavolo.

Dopo il successo dello scorso anno, torna anche per il 2017 questo progetto con la finalità di promuovere tra i giovani, attraverso lo sport, la cultura della legalità e della sicurezza in ambito ferroviario.

I ragazzi, come nella scorsa edizione, si sono sfidati in tornei di pallavolo e sono stati coinvolti anche in momenti educativi: oggi in campo c’erano anche gli operatori Polfer, il personale ANSF e i tecnici FIPAV che hanno sensibilizzato i giovani attraverso giochi, proiezione di filmati e  distribuzione di materiale divulgativo affinché adottino comportamenti responsabili e sicuri in ambito ferroviario per la propria ed altrui incolumità.

Armando Nanei, Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria ha dichiarato: “Da tempo la Polizia Ferroviaria è impegnata in campagne di educazione alla sicurezza ferroviaria, nelle scuole e letteralmente “in campo” con lo sport, con l’obiettivo di veder ridotta l’incidentalità ferroviaria che vede coinvolti in particolare i giovani. Oltre 150.000 i ragazzi finora raggiunti in tutta Italia dagli operatori Polfer: un risultato importante per la nostra Specialità, che quest’anno compie 110 anni, ma che ci incoraggia a fare ancora di più. La scelta di Norcia ha poi un significato per tutti noi che non ha bisogno di essere sottolineato. A maggior ragione in questa piazza siamo felici, come Polizia di Stato, di “esserci sempre””.

La scelta di Norcia per l’avvio della campagna 2017 – ha dichiarato Amedeo Gargiulo, Direttore dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie – ha un alto valore simbolico di solidarietà delle Istituzioni promotrici verso la cittadinanza di uno dei centri più colpiti dal recente sisma. L’ANSF è da tempo impegnata nella prevenzione degli incidenti dovuti a comportamenti scorretti in ambito ferroviario, purtroppo in crescita negli ultimi anni. Recentemente ha prodotto anche uno spot di pubblica utilità in programmazione sulle reti Rai, realizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio e con un testimonial d’eccezione come Andrea Lucchetta”.

Il villaggio “Gioca Volley S3…in sicurezza” sarà in giro per l’Italia proseguendo il tour in altre 6 città: prossima tappa il 13 ottobre in piazza dell’Università a Catania.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Foto Polizia di Stato

Polizia e Carabinieri in “Operazione sciacallo”

La Polizia di Stato e l´Arma dei Carabinieri hanno dato esecuzione a Napoli, dalle prime ore della mattinata, ad un provvedimento di custodia cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone, dott.ssa Ida Logoluso, su richiesta del Pubblico Ministero dott.ssa Barbara Trotta, della Procura della Repubblica di Frosinone, nei confronti di 12 individui dediti alla commissione di truffe ai danni di persone anziane sul territorio nazionale.
In particolare, le indagini, condotte dai Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone e dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frosinone, sono iniziate nel novembre 2015, quando i due uffici investigativi hanno raccolto nel giro di pochi giorni oltre 10 denunce di truffe consumate o tentate ai danni di anziani, in cui si evidenziava un medesimo modus operandi.
Tutte le vittime, infatti, avevano denunciato di aver ricevuto una telefonata da un sedicente Maresciallo dei Carabinieri o da un avvocato, il quale riferiva loro di essere un familiare (figlio o nipote, a seconda dei casi) incorso in un incidente stradale r di essere stato trattenuto presso un ufficio di polizia. Ovviamente si trattava solo di un racconto immaginario creato ad arte dai malviventi, infatti la chiamata proseguiva con la richiesta di denaro necessario a risarcire il danno causato dal finto incidente stradale paventando, in caso contrario, gravi conseguenze giudiziarie a carico del familiare.
Quando la truffa andava a segno, con la vittima che cedeva alla paura ingenerata dalla messinscena e con il conforto suscitato dall´autorevolezza del mestiere dichiarato dagli interlocutori, il fantomatico tutore dell´ordine (o avvocato) concludeva il colloquio indicando alla vittima una persona che si sarebbe recata presso la sua abitazione per ritirare il risarcimento del danno, che spesso si concretizzava anche nella consegna di gioielli e preziosi in genere.
L´abilità nei raggiri era tale che i truffatori si dimostravano in grado anche di carpire, durante il colloquio telefonico, le informazioni, nome del familiare e altri dettagli, che poi utilizzavano per rafforzare la loro credibilità verso la malcapitata vittima.
Da queste denunce si sono poi sviluppate le indagini dei poliziotti e dei carabinieri che hanno consentito di dare un nome ed un volto a tutti i truffatori e sottoporli a specifiche ed intense attività di monitoraggio.
Gli investigatori hanno così scoperto l´esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale nel quale un sodale, in particolare, era specializzato nel chiamare telefonicamente le vittime, fingendosi avvocato o Maresciallo dei Carabinieri, a seconda dei casi; quando la vittima cadeva nell´inganno, entravano in scena i complici addetti al ritiro del denaro o dei preziosi destinati al fantomatico risarcimento dei danni.
I malviventi avevano anche previsto una strutturata metodologia amministrativa che gli consentiva di evitare il pericolo di perdere o limitare i proventi illeciti, monetizzando immediatamente presso i compro oro delle varie zone i preziosi carpiti alle vittime ed eseguendo, subito dopo, bonifici verso carte postali intestate ad altri complici così da massimizzare gli introiti e coprire le spese delle autovetture noleggiate ai loro scopi, del carburante, dei pedaggi autostradali, delle ricariche telefoniche e dei pernottamenti in strutture alberghiere.
Per cercare di non lasciare tracce, gli odierni arrestati cambiavano continuamente le sim-card e i telefonini utilizzati per tenersi in contatto tra loro e coordinare le varie fasi delle truffe.
Nessuna zona d´Italia era immune alle loro scorribande, alle loro vere e proprie trasferte del crimine; difatti, i delinquenti erano soliti soggiornare in una struttura ricettiva di una zona “tranquilla”, per non più di 4/5 giorni e poi colpire nei paesi e/o città che si trovavano al massimo nel raggio di 100 km.
Per gli spostamenti, utilizzavano solo macchine noleggiate e, dopo ogni trasferta, facevano rientro a Napoli, dove tutti gli indagati sono nati e dimorano, per cambiare auto e cellulari, prima di ripartire per un nuovo tour di truffe.
Durante i soli sei mesi di indagini tecniche sono state ricostruite ben 66 truffe tra consumate e tentate, che costituiscono altrettanti capi di imputazione a carico dei 13 indagati, di cui 12 colpiti da provvedimento restrittivo ed uno deferito a piede libero.
Nel corso dell´attività investigativa sono stati recuperati e riconsegnati alle vittime l´oro ed i preziosi oggetto di cinque truffe, per un valore di circa 100.000 euro.
In un´occasione, a seguito di una truffa perpetrata a Colleferro, è stato arrestato dai militari di una Stazione Carabinieri il complice che, dopo essersi recato presso l´abitazione della vittima di turno, cercava di far rientro a Napoli con addosso le prove dell´illecito provento, confidando che la breve distanza potesse scongiurare il rischio di imbattersi in qualche controllo.
Le decine di truffe messe a segno in quasi tutte le regioni italiane, ad eccezione della Campania e delle isole, fruttavano all´associazione centinaia di migliaia di euro, in quanto era possibile carpire ad ogni vittima denaro e gioielli per un valore che raggiungeva anche i 20.000 euro.

Di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Foto Polizia di Stato

FIRENZE, PISA, TRAPANI: OPERAZIONE “BROKEN TAN”

All’alba di stamane, a conclusione di una complessa indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, la Polizia di Stato ha arrestato i componenti di un’organizzazione criminale specializzata nel trasferire, dall’Italia alla Somalia, mezzi militari dismessi, ma non demilitarizzati, ovvero non privati delle caratteristiche tipiche per l’utilizzo in scenari di guerra, come la torretta per il fuciliere, le luci oscurate, le gomme adatte ai terreni impervi e la vernice speciale che li rende non visibili di notte.
Su delega del dr. Giuseppe Creazzo, Procuratore Capo, e del suo Sostituto, dr.ssa Giuseppina Mione, gli investigatori del Compartimento Polizia Stradale della Toscana hanno scoperto che i sodali, di etnia somala, dopo aver reperito i veicoli militari in tutta Italia, avvalendosi di una larga rete di complicità e connivenze offerta da coindagati italiani (autodemolitori, trasportatori, spedizionieri), riuscivano a trasferire tali veicoli in Somalia, aggirando la rigorosa normativa italiana che parifica i veicoli militari ai c.d. materiali di armamento, vietandone la cessione e l’esportazione in assenza di apposite autorizzazioni ministeriali, e soprattutto violando la normativa internazionale (recepita dall’Italia), che ha disposto l’embargo verso la Somalia, vietando in modo assoluto il trasferimento in tale paese di veicoli militari.
Gli indagati erano operativi in Toscana, Campania, Calabria, Emilia-Romagna e Sicilia, ed avevano messo in piedi una fitta rete di rapporti per acquistare camion fuori uso dell’Esercito Italiano, per poi trasferirli in Somalia, ove pure tale organizzazione criminale era radicata. Gli inquirenti hanno costantemente monitorato la strategia del gruppo criminale, scoprendo che i malviventi, per eludere i controlli doganali divenuti sempre più stringenti, avevano modificato la loro tattica. Infatti, anziché caricare sui container i camion interi e spedirli in Somalia, via mare, previamente li smontavano o li tagliavano a pezzi, in modo da farli apparire, al controllo doganale, come pezzi di ricambio (munendosi a tal fine anche di false fatture o di false dichiarazioni di avvenuta bonifica ai fini ambientali), oppure li riverniciavano per occultarne la natura militare. Una volta che il carico giungeva a destinazione, tutte le componenti venivano assemblate di nuovo, ricostituendo i veicoli nella loro interezza. Poiché dall’Italia l’imbarco era divenuto sempre più difficile, a causa dei controlli doganali stimolati dalla stessa P.G. che stava eseguendo le indagini in oggetto, il sodalizio aveva deciso di non usare più i porti italiani, ma quello di Anversa, in Belgio, dove i veicoli militari venivano condotti via terra a bordo di TIR, con il carico coperto da teloni.
Gli agenti hanno arrestato all’alba, tra le provincie di Firenze, Pisa e Trapani, 3 somali e un italiano, nei cui confronti la D.D.A. di Firenze ha ottenuto dal G.I.P. del Tribunale, dr. Mario Profeta, le misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di materiali di armamento. L’operazione, denominata “BROKEN TANK”, non è finita poiché gli investigatori della Stradale e della Questura di Firenze, insieme a quelli della Sezione di polizia giudiziaria della Procura, dovranno esaminare tutte le informazioni acquisite durante le numerose perquisizioni effettuate stamane a carico degli arrestati e di altri coindagati.

Di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Foto Polizia di Stato


ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA POLIZIA DI STATO E il Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Logistica ed i Trasporti

E’ stato siglato  oggi, 28 settembre l’ accordo di collaborazione tra la Polizia di Stato ed il Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Logistica ed i Trasporti, alla presenza del Direttore Centrale per le Specialità Roberto SGALLA  e del Presidente del NITEL, Prof. Giuseppe Sciutto.

L’obiettivo della collaborazione è l’individuazione di soluzioni tecnologiche innovative a supporto dell’attività di contrasto degli illeciti in ambito automotive, realizzati mediante l’utilizzo di dispositivi elettronici.

In particolare, la collaborazione avrà ad oggetto lo studio di tecniche standard per esaminare dispositivi digitali seguendo processi di analisi forense, al fine di identificare, preservare, recuperare, analizzare e presentare i dati raccolti dai dispositivi elettronici di bordo (centraline, navigatori satellitari, black box, chiavi, ecc..) per esigenze di giustizia, nonché lo studio del fenomeno dei furti su e di veicoli a motore, realizzati mediante l’utilizzo di dispositivi elettronici, anche per far emergere potenziali vulnerabilità dei dispositivi elettronici di bordo del veicolo e prevenire azioni malevoli.

L’infrastruttura di comunicazione su cui si basano le attuali auto connesse e su cui si baseranno quelle a guida autonoma nel futuro, consta di tecnologie e reti (LTE, 5G, Wi-Fi) che sono attualmente impiegate nel campo dell’informatica e delle telecomunicazioni.

I sistemi tecnologici di bordo e la connettività espongono di fatto le autovetture moderne a possibili attacchi, in maniera analoga a quanto accade in ambito informatico.

La cyber security dei veicoli e la sicurezza dei loro sistemi di bordo è di fondamentale importanza anche in ottica di prevenzione e, con la progressiva diffusione delle auto a guida autonoma, lo sarà sempre di più nel futuro.

La collaborazione tra Polizia Stradale e NITEL si propone di incrementare quelle conoscenze che in tali ambiti risultano  indispensabili per poter definire tecniche di contrasto delle attività criminali poste in essere con mezzi e metodi riferiti ai sistemi elettronici di bordo.

Fonte Foto Polizia di Stato

Truffa e possesso di documenti falsi, scatta l’arresto dal Commissariato Appio Nuovo

Gli agenti della Squadra di PG esterna del Commissariato APPIO NUOVO, diretto dalla Vice Questore Aggiunto Dott.ssa Pamela DE GIORGI, dopo un’ intensa attività investigativa hanno proceduto all’arresto di B.M. di origine campane e residente nella Capitale, e alla denuncia del suo complice sul quale sono in corso ulteriori accertamenti. I due mediante l’uso di documenti falsi riportanti i dati di una pensionata, ottenevano da una finanziaria, la somma di 28.000 euro con la formula della cessione del V° che avrebbe intaccato la pensione dell’ignara malcapitata.
Ricevuta la “notizia” gli uomini della Squadra di PG  organizzava sotto la direzione della Dirigente, un servizio di appostamento ed intercettavano i rei nei pressi di una filiale BNL di zona.
Una volta entrata nella filiale, B.M., intraprendeva le pratiche per ritirare tutto il denaro indebitamente ottenuto, ma veniva fermata e tratta in arresto per truffa ed in particolare per il possesso di documenti d’identità falsi validi per l’espatrio. Mentre il complice appostato all’esterno della banca con funzioni di “palo”, una volta accortosi dell’intervento degli Agenti, si dava alla fuga per le vie del quartiere, ma veniva raggiunto e bloccato dal personale appostato fuori della banca. Il servizio di Polizia Giudiziaria, si concludeva brillantemente dato che ambedue i malfattori venivano assicurati alla giustizia. Il mensile Polizia di Stato si congratula con l’operato della Squadra di PG del Commissariato Appio Nuovo di via G.Botero, per l’ottima operazione che ha permesso di salvaguardare la pensione di un’anziana che si sarebbe sicuramente trovata in gravi difficoltà economiche a seguito del reato posto in essere dai due malfattori.

di Umberto Buzzoni

VIABILITA’ FERRAGOSTO

E’ sempre attivo il monitoraggio del traffico da parte di Viabilità Italia in questo fine settimana a ridosso della festività di Ferragosto. Il traffico, fin dalle prime del mattino, si è mantenuto intenso ma con pochi e localizzati disagi alla circolazione, dovuti, soprattutto a spostamenti a breve raggio dalle città alle località di villeggiatura limitrofe.

Al momento, lungo la rete viaria principale, a causa del movimento di veicoli, si registrano le seguenti situazioni di turbativa del traffico:

  • A4 code a tratti tra San Donà di Piave e Cessalto e alla barriera di Trieste Lisert in direzione est;
  • A9 5 km di coda tra Como Centro e Chiasso per Attraversamento Dogana Svizzera;
  • A10 in direzione Francia, 1 km di coda tra Bordighera e Confine di Stato;
  • A14 in direzione sud, code a tratti tra Borgo Panigale e Imola e tra Faenza e Cesena nord; in direzione nord, 3 km di coda tra Faenza e Bivio A14 diramazione Ravenna e code tra quest’ultimo e Imola per incidente. Code tra Castel San Pietro e Bologna fiera;
  • A22 in direzione nord code a tratti tra Nogarole Rocca e San Michele ed in direzione sud code a tratti tra Bolzano sud e Rovereto nord;
  • ‎A27 5 km di coda tra Belluno e il bivio con la ss51 Alemagna;
  • A30 1 km di coda tra Mercato San Severino e il bivio con il raccordo Salerno Avellino.

Per quanto riguarda la rete stradale e autostradale di competenza ANAS il traffico si è presentato in generale sostenuto sull’intera rete, soprattutto sulla A2 in direzione sud, ma ora è molto scorrevole.  Non si registrano particolari criticità presso imbarchi per la Sicilia a Villa San Giovanni.

DIVIETO DI CIRCOLAZIONE VEICOLI DI MASSA SUPERIORE A 7,5 T

Nella giornata odierna sono previste restrizioni alla circolazione, fuori dai centri abitati, dei mezzi pesanti (veicoli e complessi di veicoli, per il trasporto di cose, con massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 tonnellate) dalle ore 07.00 alle ore 22.00.

PREVISIONI METEOROLOGICHE

Per quanto riguarda le condizioni meteo, il Dipartimento della Protezione Civile comunica che una perturbazione che ha interessato ieri le regioni centrali con precipitazioni in prevalenza temporalesche e con locale instabilità nelle zone interne si è spostata verso sud.

Nella giornata di oggi, domenica 13 agosto, il tempo sarà soleggiato su tutte le regioni, con residui piovaschi su Molise e Puglia con ventilazione in attenuazione. E’ previsto un lieve rialzo dei valori massimi delle temperature.

CONSIGLI ED INFORMAZIONI PER GLI AUTOMOBILISTI

Si invitano tutti i conducenti a partire solo dopo aver controllato l’efficienza del veicolo e le notizie sul traffico dell’itinerario prescelto. Per pianificare una “partenza intelligente” e viaggiare sempre informati è disponibile una brochure multimediale sul sito internet della Polizia di Stato – sezione Viabilità Italia.

Si raccomanda di evitare qualsiasi distrazione alla guida, soprattutto quella causata dall’utilizzo, vietato, dei cellulari. Si raccomanda di mantenere sempre idonea distanza di sicurezza dal veicolo che precede, di moderare la velocità, allacciare le cinture di sicurezza anche nei sedili posteriori, di assicurare i bambini con seggiolini ed adattatori. Fare soste frequenti, almeno ogni due ore di guida ininterrotta.

Si consiglia di prestare attenzione  al contenuto dei Pannelli a Messaggio Variabile disponibili lungo la rete autostradale; per le informazioni aggiornate in tempo reale sul traffico sono disponibili i canali del C.C.I.S.S. (numero gratuito 1518, siti web www.cciss.it e mobile.cciss.it, applicazione iCCISS per iPHONE, il canale Twitter del CCISS), le trasmissioni di Isoradio, i notiziari di Onda Verde sulle tre reti Radio-Rai e sul Televideo R.A.I. pagina 640 e seg;.

Per informarsi sullo stato del traffico sulla rete stradale di competenza Anas è possibile, inoltre, utilizzare l’applicazione VAI (Viabilità Anas Integrata) visitabile sul sito www.stradeanas.it e disponibile anche per Smartphone sia in piattaforma Apple che Android in “Apple store” ed in “Google play”. Gli utenti hanno poi a disposizione il numero 800.841.148 ‘Pronto Anas’ per informazioni sull’intera rete Anas.

Fonte e Foto Polizia di Stato