VITERBO. VIOLENZA SESSUALE AGGRAVATA SU MINORI

La Polizia di Stato di Viterbo  ha dato esecuzione ad una  misura  di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino pakistano  di 29 anni,  responsabile del reato di violenza sessuale aggravata nei confronti di due bambine minori di 14 anni . Il provvedimento cautelare in questione, deriva da un’articolata attività investigativa,  coordinata  dalla  Procura della Repubblica di Viterbo,  iniziata nei primi giorni del mese di maggio e condotta dalla locale Squadra Mobile. Tutto trae origine  dalle denunce dei genitori di due ragazzine, entrambe quattordicenni,  che nella stessa giornata, nel centro storico di Viterbo,  erano state molestate da uno straniero. In particolare l’uomo, in due distinti frangenti, le avvicinava,  una mentre rientrava nella propria abitazione e l’altra all’interno del portone di casa e, con  la scusa di chiedere se nello stabile ove abitavano vi fossero appartamenti da affittare, avviava un approccio sessuale fino a palpeggiarle nelle parti intime. Immediatamente venivano avviate dalla Squadra Mobile  specifiche  indagini, effettuate  anche attraverso l’acquisizione  dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Dalle risultanze delle audizioni protette delle vittime, effettuate anche con il necessario apporto di uno psicologo e da quanto veniva riscontrato dalla visione di un fascicolo fotografico, il cerchio investigativo si stringeva  nei confronti del pakistano  che veniva  identificato come l’autore di entrambe le violenze.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

OPERAZIONE POLIZIA FERROVIARIA

Controlli della Polizia di Stato in 6 grandi stazioni ferroviarie 2.240 identificati, 6 arrestati, 11 indagati, 15 sanzioni amministrative elevate e 1.279 bagagli controllati: questo il bilancio dell’operazione ad “Alto Impatto”, che ha visto impegnati 300 operatori della Polizia Ferroviaria e 63 messi a disposizione dalle locali Questure in particolare nelle stazioni di Milano Centrale, Roma Termini, Bologna Centrale, Firenze S.M.N., Napoli Centrale, Torino Porta Nuova. 6 grandi stazioni in cui si sono concentrate le attività di controllo straordinarie con il supporto anche di unità cinofile, Unità Operative di Pronto Intervento, specificamente addestrate per  la prevenzione di atti di terrorismo o azioni di natura violenta, Reparti Prevenzione Crimine e Reparti Mobili. Le pattuglie si sono avvalse anche di smartphone di ultima generazione, per il controllo in tempo reale dei documenti, e di metal detector per l’ispezione di bagagli sospetti. Le ispezioni sono state estese anche ai depositi bagagli. 4 gli arrestati per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio: un senegalese e due gambiani a Milano Centrale, un gambiano a Firenze Santa Maria Novella. A Roma è stato intercettato e arrestato un argentino ricercato a livello internazionale per contrabbando di valuta per circa 120.000 dollari, mentre a Torino Porta Nuova ha avuto fine la latitanza di un rumeno ricercato in tutta Europa per reati contro il patrimonio.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

MILANO. SMANTELLATO TRAFFICO INTERNAZIONALE DI DROGA

L’esecuzione della misura cautelare ha consentito alla Polizia di Stato di disarticolare una rete criminale composta da più cellule di trafficanti di droga, attive nel territorio della provincia milanese, che importavano ingenti quantitativi di stupefacenti. A seconda della cellula, venivano importate cocaina dall’Olanda e hashish dal Marocco, per poi essere commercializzate nelle piazze di spaccio di Milano. L’attività investigativa, condotta dai poliziotti dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Milano ha avuto inizio nei primi mesi dell’anno 2016, quando l’attenzione degli investigatori si è incentrata su di un marocchino indiziato di trafficare stupefacenti nella città di Milano.Il 14 aprile 2016 il cittadino marocchino, dopo aver ritirato dello stupefacente a Dalmine (BG), si è sottratto ad un controllo di polizia sulla rotatoria di Via Famagosta, al termine del raccordo autostradale con la Tangenziale Ovest e il casello autostradale della A/7, mentre era a bordo di un’autovettura Audi A4, iniziando una lunga e spericolata fuga, terminata alla fermata della metro ‘Famagosta’: lì ha abbandonato la vettura e ha fatto perdere le tracce all’interno della linea metropolitana. Durante la successiva perquisizione dell’autovettura, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno rinvenuto e sequestrato 128 Kg di hashish. L’analisi dei poliziotti sull’episodio e sulle sue dinamiche criminali hanno fatto emergere la prima cellula di trafficanti ramificata sul territorio milanese, con uno dei vertici dimorante in Marocco che monitorava e organizzava da quel paese le trattative per importare quantitativi ingenti di hashish. Il marocchino datosi alla fuga a luglio del 2016 è stato poi arrestato  il 21 luglio 2016, quando gli agenti della Squadra Mobile lo hanno trovato in possesso di 72 kg di hashish ed 1,2 kg di cocaina nel corso delle perquisizioni di un’auto che utilizzava come imbosco e dell’abitazione in via Parenzo a Milano. Lo sviluppo dell’attività investigativa sul gruppo criminale ha consentito ai poliziotti milanesi di effettuare ulteriori arresti e sequestri a carico di soggetti in rapporto con lo stesso, sia in qualità di fornitori che di acquirenti. In particolare, il 24 giugno 2016 la Squadra Mobile ha arrestato due cittadini marocchini a Rozzano trovati in possesso di 17 kg. di cocaina e 107.000 euro in contanti. Quattro giorni dopo, sull’Autostrada A1, all’altezza di Modena, altri due marocchini sono stati arrestati perché trovati in possesso di 30 kg di hashish mentre erano a bordo di una Citroen C5. Il secondo gruppo di trafficanti aveva al vertice un soggetto marocchino residente in Olanda che gestiva in loco le forniture di cocaina nonché il trasporto della stessa. Sul territorio milanese il soggetto si serviva del fratello per i contatti con i clienti e la raccolta del denaro. Il 26 febbraio 2017 un corriere del gruppo criminale è stato arrestato dagli agenti di Polizia a Bolzano, appena varcata la frontiera, perché trovato con circa 4,6 kg di cocaina occultati in un vano artefatto ricavato nel passaruota di un’autovettura opportunamente modificata presso un’officina olandese di Rotterdam. Lo stupefacente, che proveniva direttamente dall’Olanda, era destinato alle «piazze» di Milano e provincia. Nel corso dell’indagine è emerso un terzo gruppo criminale, sempre di nazionalità marocchina, operante nell’area del Comune di Rodano (MI), a est della città. Il 15 ottobre 2016, nel predetto comune, in una via attigua al domicilio degli indagati, la Squadra Mobile ha sequestrato 31 Kg di hashish, rinvenuti all’interno di un’autovettura adoperata come luogo di stoccaggio, dal quale venivano direttamente le consegne «rapide» ai clienti del gruppo. Nel corso della fase operativa delle indagini, gli agenti della Polizia di Stato hanno effettuato complessivamente 8 arresti in flagranza di reato e sequestrato circa 24 kg di cocaina, 262 kg di hashish e 0,5 kg di eroina.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
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Reggio Calabria. Reati contro la persona

La Polizia di Stato di Reggio Calabria, nella giornata odierna ha eseguito nei confronti di sei minori un’ordinanza di custodia cautelare di collocamento in comunità poiché ritenuti, a vario titolo, responsabili di atti persecutori(bullismo), violenza sessuale, adescamento di minori, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile, consumati ai danni di quattro ragazze minorenni, di cui una, all’epoca dei fatti, minore di anni 13. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile Sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” hanno tratto origine da una segnalazione pervenuta da personale dell’Ente “S.O.S. Telefono Azzurro”, con la quale veniva portata a conoscenza delle competenti Autorità una presunta aggressione a sfondo sessuale nonché numerose condotte vessatorie e di molestie, anche telefoniche, subite da una ragazza minorenne da parte di un suo coetaneo. La vittima dell’aggressione a sfondo sessuale in sede di denuncia portava altresì alla luce diversi episodi di condotte moleste in via continuata e permanente nei confronti sia della medesima denunciante che di altre due ragazze minorenni che venivano riscontrati dagli impianti di videosorveglianza acquisiti e analizzati dagli inquirenti e dall’analisi del traffico dati delle utenze in uso ai giovani ragazzi. In relazione alle presunte condotte di bullismo di cui si era reso responsabile il ragazzo minorenne, durante il ciclo triennale di scuole medie, tutte le vittime confermavano di aver subito continue molestie che si concretizzavano in ripetuti insulti, minacce gravi e aggressioni fisiche, con conseguente cambiamento delle abitudini di vita delle stesse e l’ingenerarsi di un perdurante stato d’ansia, con un evidente effetto destabilizzante della loro serenità e del loro equilibrio psicologico. Dalla ricostruzione dei fatti emergevano altresì altri episodi di violenza fisica a sfondo sessuale ai danni di due ragazze minorenni di cui una minore di anni 13. In circa dieci episodi, quest’ultima, veniva adescata con l’inganno dal ragazzo autore degli atti di bullismo, con l’intento di ottenere un incontro e compiere, in concorso con gli altri amici, atti sessuali con la minorenne. Al termine delle formalità di rito in Questura, i ragazzi verranno collocati in diverse comunità a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
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PALERMO. VASTO GIRO DI TANGENTI NEL SETTORE DEGLI APPALTI PUBBLICI

Dalle prime luci dell´alba è in corso un´operazione della Polizia di Stato di Palermo che sta dando esecuzione a numerose misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di imprenditori e di Funzionari della Pubblica Amministrazione, che dovranno rispondere a vario titolo dei reati di corruzione, falso in atti pubblici e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Tali provvedimenti sono gli esiti di un´articolata indagine, svolta dalla Sezione “Anticorruzione” della Squadra Mobile di Palermo, che ha registrato uno stratificato sistema corruttivo nel settore degli appalti per opere pubbliche e che ha interessato un importante distretto ministeriale deputato a veicolare rilevanti fondi pubblici.
Le indagini hanno avuto inizio dalla coraggiosa denuncia di un imprenditore edile, imbattutosi in una richiesta di tangenti da parte di alcuni funzionari pubblici in servizio presso il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche, per la ristrutturazione edile di una scuola elementare nella provincia di Palermo.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Denunciato il trapper che ha postato su instagram il video con un auto scenica della Polizia di Stato.

Il video dal contenuto denigratorio nei confronti della Polizia di Stato, ha fatto il giro del web,  postato nei giorni scorsi da un trapper 28enne, italo romeno, che ha utilizzato un’auto scenica, molto simile ad un auto della Polizia di Stato, presa a noleggio. Gli agenti della Squadra mobile e della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Roma hanno denunciato il trapper per vilipendio alle istituzioni della Repubblica e il noleggiatore dell’autovettura per illecita detenzione di segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai corpi di polizia, ovvero di oggetti che ne simulino la funzione, inoltre era sprovvisto delle necessarie autorizzazioni per il noleggio di auto ad uso scenico. Sequestrata l’autovettura. Per un episodio analogo nel febbraio del 2015 era stato denunciato un altro cittadino straniero, ed anche in quell’occasione era stata sequestrata l’autovettura.

di Umberto buzzoni e Renato D’angelo
foto Polizia di Stato

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Carpi: banda di giovani criminali

Svolta nelle indagini della Polizia di Stato, riguardo alla rapina avvenuta la notte tra venerdì e sabato scorso a Carpi, ai danni di due fidanzati italiani brutalmente aggrediti per strada e poi derubati di soldi e cellulare. I poliziotti della Squadra Mobile modenese e gli agenti del commissariato di Carpi hanno tratto in arresto 4 cittadini stranieri, due tunisini di 20 e 21 anni e due marocchini di 21 e 29 anni, tutti pregiudicati, ritenuti i presunti responsabili della violenta rapina. Fondamentale per la risoluzione tempestiva del caso è stato il lavoro svolto in simbiosi dai poliziotti e dalla Procura della Repubblica di Modena che, senza sosta, hanno raccolto gli elementi d´indagini utili all´emissione dei provvedimenti di fermo eseguiti nella tarda serata di ieri.
Dopo l´arresto in flagranza di uno dei quattro rapinatori, avvenuto poco dopo i fatti, grazie all´intervento della donna vittima della rapina, ex campionessa di arti marziali, è stato possibile chiudere il cerchio anche intorno agli altri tre complici grazie alle prove raccolte nell´immediato. Decisive sono state le testimonianze di almeno 5 persone, che avendo assistito ai fatti hanno raccontato com´è andata la vicenda ed hanno riconosciuto gli autori della rapina, cosi come lo sono state le telecamere di una sala slot nei pressi del luogo dei fatti, che hanno ripreso 4 persone che scappavano ed una in particolare che si puliva dentro il bagno e gettava un giubbotto insanguinato poi recuperato dalla Polizia.  Infine, i riscontri sono arrivati anche dagli accessi al pronto soccorso dei feriti, il sabato mattina. I pugni sferrati dalla donna per legittima difesa hanno provocato dei danni evidenti ad uno in particolare di loro provocandogli la rottura dei denti.
L´uomo, quel sabato mattina, si è recato in ospedale ed è stato riconosciuto da altri testimoni, così come sono stati riconosciuti insieme a lui due soggetti chiave della vicenda: un testimone italiano, amico dei componenti del branco, che aveva cercato di sedare l´aggressione ma che era rimasto contuso; ed un altro dei partecipanti alla rapina che aveva accompagnato l´amico sanguinante in ospedale. I 4 malviventi erano soliti agire sotto l´effetto di un cocktail di psicofarmaci e alcolici che li rendevano allucinati e aggressivi verso chiunque, oltre che sprezzanti del pericolo e incuranti del dolore fisico. Sono state infatti sequestrate le ricette mediche, verosimilmente falsificate, con cui gli arrestati acquistavano i farmaci poi usati per i cocktail.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
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ESTRADATO DALLA FRANCIA MATEUS CARDDENAS DILAN MATEO

Atterra oggi a Fiumicino, MATEUS CARDDENAS Dilan Mateo, detto “Mateo”, scortato da personale dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia), 21enne colombiano, arrestato lo scorso 2 aprile a Rungis a sud di Parigi nelle vicinanze dell’aeroporto di Orly. Insieme ad altri due connazionali è stato l’autore dell’omicidio di HERNANDEZ TAUTIVA Cristian Giovanny, nato in Colombia il 4/10/1996 il cui cadavere è stato fatto a pezzi e bruciato tra i rifiuti in via Cascina dei Prati a Milano zona Bovisasca nella serata di sabato 30 marzo scorso. “Mateo” era fuggito da Milano la domenica mattina successiva al delitto con un volo diretto in Francia, ma le immediate ricerche della Squadra Mobile di Milano in collaborazione con la rete dello SCIP che ha attivato i collaterali francesi ne hanno permesso l’immediata individuazione ed il fermo per l’estradizione. In ottemperanza al Mandato d’arresto europeo, all’arrivo presso lo scalo aereo romano, negli Uffici di Polizia di Frontiera Aerea saranno espletate le formalità di rito e successivamente verrà condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria meneghina.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
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Pasqua. la Polizia di Stato intensifica i controlli su tutto il territorio nazionale

A seguito dei servizi intensificati della Polizia di Stato in ambito ferroviario sono stati effettuati 15.737 controlli, 8 arrestati e 55 indagati; 1.976 pattuglie in stazione e 381 a bordo treno; 834 convogli ferroviari scortati con una media di 208 treni al giorno. 118 servizi antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori. Questo il bilancio del weekend di controlli intensificati dalla Polizia Ferroviaria per le partenze pasquali. Gli arresti hanno riguardato per lo più autori di furti e soggetti ricercati perché colpiti da provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. A Pescara un trentacinquenne italiano pluripregiudicato è stato arrestato dagli operatori della Polfer mentre tentava di rubare un’auto civetta della Polizia Ferroviaria nel parcheggio riservato ai mezzi della Polizia di Stato. A Milano un cittadino algerino è stato arrestato per aver tentato di rubare all’interno di uno zaino indossato da una turista: dopo essersi posizionato alle spalle della vittima sul tapis roulant che conduce dalla stazione ferroviaria alla metro, il ladro è entrato in azione, ma è stato prontamente bloccato dagli operatori Polfer in servizio in abiti civili.
13 gli stranieri rintracciati in posizione irregolare; 40 le sanzioni elevate in materia di sicurezza ferroviaria; 5 i minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o collocati in comunità.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
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Foggia. Procura antimafia ordini di custodia cautelare in carcere

La Polizia di Stato di Foggia, con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, ha dato esecuzione ad un´ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque soggetti e degli arresti domiciliari a carico di altrettanti individui, per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L´indagine è partita nell´estate 2017 a seguito dei gravissimi fatti di sangue avvenuti tra luglio ed agosto dello stesso anno sul Gargano, ovvero l´omicidio di T.O. a Vieste ed il quadruplice omicidio di R.M.L., del cognato e di due agricoltori in agro di San Marco in Lamis. Le attività tecniche avviate permettevano di accertare che, un nuovo capo aveva preso in mano le redini del gruppo criminale, avviando un copioso traffico di cocaina che interessava le piazze di Foggia, Manfredonia e Pescara. L´uomo, sfruttando le sue importanti conoscenze, in particolare, con un pregiudicato foggiano (vicino alla consorteria criminale dei Sinesi-Francavilla) ed un manfredoniano vicino alla consorteria criminale dei “LI BERGOLIS”, avviava un fiorente traffico di stupefacenti finalizzato a realizzare profitti illeciti fuori dalla cittadina viestana. Lo sviluppo delle indagini consentiva di accertare che lo stupefacente acquistato dal gruppo veniva destinato, oltre che all´area garganica, nel tentativo di ampliare e massimizzare i profitti illeciti, anche al mercato pescarese. Difatti, i territori maggiormente coinvolti dal fenomeno del traffico di cocaina sono risultati essere i comuni di Foggia, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, Troia, Vieste, Pescara, Montesilvano e Francavilla a Mare. L´ acquisizione di consistenti elementi probatori a carico dei soggetti facenti parte del sodalizio criminoso in questione, trovava riscontro nell´arresto in flagranza di quattro persone e nel sequestro di un laboratorio per la lavorazione ed il confezionamento della cocaina, nonché di gr. 300 di hashish. Il gruppo criminale, inoltre, si avvaleva della piena collaborazione di una donna, la quale aveva impiantato a Pescara una vera e propria base logistica, potendo contare sull´apporto di altri due soggetti. Emergeva anche un vero e proprio accordo per la fornitura della cocaina da smerciare in territorio abruzzese, tra i foggiani ed il manfredoniano; tra i fiancheggiatori di quest´ultimo si distingueva, per il prezioso contributo, il cognato, incaricato in numerosissime occasioni di fargli da autista. L´operazione odierna si pone in continuità con quella denominata “Agosto di Fuoco”, in realtà protrattasi per cinque mesi, da giugno a novembre 2018, con cui la Polizia di Stato, in tre distinte operazioni, tutte coordinate dalla DDA di Bari, ha complessivamente arrestato, per traffico di droga aggravato dal metodo mafioso, diciassette malavitosi.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
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