MATERA: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA I RESPONSABILI DELLA VIOLENZA SESSUALE NEI CONFRONTI DI DUE MINORENNI.

La Polizia di Stato di Matera, sta eseguendo l´arresto dei responsabili, tutti residenti a Pisticci (MT), della violenza sessuale e delle lesioni personali aggravate e continuate nei confronti di due minorenni, di nazionalità britannica, avvenute nel corso della notte del 7 settembre in Marconia, frazione di Pisticci, nel giardino di una villa in cui si teneva una festa privata.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, e condotte dalla Squadra Mobile di Matera e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci, hanno portato all´emissione nei confronti di un gruppo di giovani, da parte del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, di ordinanze di custodie cautelari in carcere ed a denunce in stato di libertà Le indagini, svolte con estrema rapidità, hanno portato in tempi brevissimi all´emissione delle misure cautelari evidenziando in modo chiaro la brutalità, la gravità ed efferatezza delle violenze commesse con modalità subdole, che avrebbero potuto essere reiterate nei confronti di altre donne.
Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà, alle ore 11.00, presso la sala “Palatucci” della Questura di Matera in presenza del Procuratore della Repubblica del Capoluogo lucano e del Questore.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

MANTOVA.FERMATO E ARRESTATO PERICOLOSO LATITANTE MOLDAVO

Pericoloso latitante moldavo scovato ed arrestato ieri in una operazione congiunta condotta dalla Divisione Interpol del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), articolazione operativa della Direzione Centrale della Polizia Criminale guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Mantova comandato dal Col. Antonino Minutoli che sottolinea ancora una volta la stretta collaborazione operativa esistente con gli uffici investigativi territoriali. In particolare, nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Gonzaga (MN) hanno proceduto all’arresto di tale Babaianu Ion, moldavo, classe 94, latitante, ricercato a livello internazionale ai fini estradizionali verso la Moldavia, poiché colpito da un ordine di cattura emesso dal Tribunale di Cahul (Moldavia) per il reato violenza sessuale su minori per una pena massima comminabile anni 12 di reclusione. Nella notte del 1° ottobre 2018 nella città di Rosu (Distretto di Cahul), il ricercato dopo aver attirato nella propria abitazione la vittima, una minore di anni 15, l’ha costretta con l’uso della forza fisica e psicologica ad avere rapporti sessuali con lui.
Lo stesso per evitare di dover scontare la pena a cui era stato condannato, aveva lasciato la Moldavia rifugiandosi in Italia fino a ieri.
Il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia organismo interforze che funge da unico punto di contatto italiano per la cooperazione internazionale di Polizia, che garantisce un costante interscambio info-operativo globale e può contare su una rete di Esperti per la Sicurezza dislocata in oltre sessanta Paesi del mondo, dopo aver seguito le tracce della presenza del latitante prima in Emilia Romagna e successivamente in Lombardia, una volta accertata la localizzazione geografica, segnalava l’emergenza operativa al predetto Comando dei Carabinieri di Mantova che procedeva all’immediato rintraccio ed arresto del medesimo. Lo stesso alloggiava con altri connazionali e con essi era impiegato nei raccolti agricoli stagionali, da cui evidentemente traeva il sostentamento per vivere.
L’uomo all’apparizione dei militari non ha opposto resistenza ovvero tentato la fuga. La successiva attività d’indagine dell’Arma dei Carabinieri si concentrerà sul capire se e chi ne abbia potuto favorire la latitanza e sugli accertamenti in merito alla veridicità dei documenti rumeni in suo possesso.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
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Milano. La Polizia di Stato di ferma gli autori di rapine in danno ai tassisti

La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, un 22enne italiano ed un egiziano 27 enne regolare sul Territorio, gravemente indiziati di essere gli autori delle rapine del 10 e 12 agosto scorsi in danno di tassisti milanesi.

I fermati, residenti nel quartiere Quarto Oggiaro e già gravati da precedenti specifici, sono stati bloccati, dai poliziotti della Squadra Mobile di Milano e del Commissariato “Quarto Oggiaro”, alla Stazione di Rogoredo mentre erano in procinto di darsi alla fuga a bordo di un treno diretto in Salento.

In occasione delle rapine, fingendosi clienti, avevano chiesto di essere trasportati sino in prossimità del quartiere dove risiedono e, una volta terminata la corsa, uno aveva il compito di bloccare l’autista puntandogli un coltello alla gola e gli altri due di appropriarsi del denaro e degli effetti personali delle vittime.

Sono in corso serrate indagini per individuare altri eventuali complici che hanno partecipato alle violente aggressioni.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Novara: Operazione “DIONISO”

La Polizia di Stato di Novara ed il Servizio Centrale Operativo, nelle scorse ore, hanno eseguito 26 perquisizioni personali e 21 perquisizioni locali nelle province di Novara, Milano, Genova e Pavia, a seguito di un’articolata e complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino – Direzione Distrettuale Antimafia, finalizzata all’accertamento della operatività di una “psicosetta”. I due anni di attività di indagine della Squadra Mobile di Novara e del Servizio Centrale Operativo hanno consentito di accertare l’esistenza di una potentissima “psicosetta”, con base operativa nella provincia di Novara e diramazioni nella città di Milano e nel pavese, i cui adepti, prevalentemente di sesso femminile, ma con a capo un uomo, oggi 77enne, si sono resi responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù ed alla commissione di numerosi e gravi reati in ambito sessuale, anche in danno di minori.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

COMPORTAMENTI SCORRETTI, CONTROLLI DELLA POLIZIA DI STATO NELLE STAZIONI FERROVIARIE

Si è appena conclusa l’operazione “Rail Safe Day”, una giornata di controlli straordinari, organizzata dalla Polizia Ferroviaria presso le stazioni ed aree ferroviarie “sensibili” in tutta Italia, per contrastare comportamenti anomali ed impropri in ambito ferroviario che spesso sono causa di incidenti.
1.740 operatori Polfer impegnati, 10.151 le persone controllate e 46 le sanzioni accertate ed elevate a chi è stato sorpreso a non rispettare le norme di sicurezza in ambito ferroviario. 1.058 le località sensibili presenziate, di cui 598 stazioni.
Anche se nel 2019 è stata riscontrata una diminuzione del 10% dell’incidentalità  in ambito ferroviario rispetto al 2018 (71 investimenti e 18 incidenti a passaggio a livello) ed una flessione del numero delle vittime totali, 42 casi rispetto ai 69 dell’anno precedente, l’attenzione della Specialità è sempre molto elevata ed orientata principalmente alla prevenzione mediante campagne di sensibilizzazione degli studenti nelle scuole con il progetto Train… to be cool. Campagna della Polizia Ferroviaria nata nel 2014 in collaborazione con il MIUR ed il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, che ha raggiunto, con oltre 2.929 incontri, quasi 255.000 studenti. Spesso sono infatti i più giovani a rimanere vittime di imprudenze , distrazioni o sfide legate a giochi pericolosi come il “train surfing”, mettendo seriamente a rischio la propria vita  e quella degli altri,  anche solo per scattare un selfie.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
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TARANTO: OPERAZIONE DELLA POLIZIA STRADALE

La Polizia di Stato di Taranto nelle prime ore di questa mattina, sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico 53 indagati, 8 dei quali, residenti nelle provincie di Taranto, Lecce, Bari e Napoli, sono stati attinti da provvedimento di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e ricettazione di numerose autovetture di alta gamma commerciale.
Gli indagati utilizzavano il metodo della “falsa nazionalizzazione”, ovvero dati apparentemente genuini di vetture circolanti in altri paesi comunitari per poi reimmatricolarle in Italia con l’utilizzo di documenti di circolazione estera contraffatti.
L’operazione è condotta dai poliziotti della Sezione Polizia Stradale di Taranto, con la partecipazione della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per la Puglia, per la Campania e la Sezione Polstrada di Lecce. In collaborazione del Compartimento Polstrada Napoli, Palermo e la Sezione Polstrada di Lecce sono in corso anche i sequestri di fascicoli di nazionalizzazione di autovetture di alta gamma commerciale presso le Motorizzazioni Civili di Napoli, Palermo e Lecce.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

“OPEN WORLD” MAXI-OPERAZIONE DELLO S.C.I.P.

L’operazione Open World, che doveva concludersi già a marzo e congelata per lo scoppio della pandemia, si chiude oggi con un grande successo del law enforcement italiano, coordinato in campo internazionale dallo SCIP e dalla sua rete di Esperti per la Sicurezza che operano in 65 Paesi del mondo come antenne operative della Direzione centrale della polizia criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi. Dopo il periodo di lockdown riapre infatti oggi, 3 giugno, anche la stagione dei rientri dei latitanti catturati all’estero. L’esordio in grande stile è con una maxi-operazione del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), in cui operano tutte le forze di polizia. Dopo mesi di indagini e attività congiunta di Interpol Italia e Interpol Santo Domingo sono atterrati all’alba a Fiumicino con un volo dedicato 8 latitanti, sette uomini e una donna, con alle spalle diverse storie criminali, ma uniti dall’essere scappati ai Caraibi pensando di farla franca. Imputazioni che vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alle truffe agli anziani, al traffico internazionale di droga, alla bancarotta fraudolenta, con pene che oscillano dai circa 4 agli oltre 13 anni di reclusione. L’operazione di scorta a bordo dell’aereo è anche il primo banco di prova dell’abbinamento delle esigenze operative con le cautele sanitarie. La scorta ha attuato un protocollo di autotutela e di garanzia per l’attraversamento delle frontiere. Il Governo dominicano ha autorizzato l’ingresso con deroga al coprifuoco.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

 

 

Cagliari, operazione “Mask”

La Polizia di Stato di Cagliari ha denunciato tre persone, amministratori di società con sede a Brescia ed in provincia di Salerno, responsabili dei reati di frode nell’esercizio del commercio e falsità materiale commessa dal privato in certificati. L’Operazione Mask, avviata nell’ambito del contrasto alla commercializzazione di DPI da destinare all’emergenza COVID-19, è stata condotta dal Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cagliari con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. L’indagine è scaturita da una segnalazione di una nota farmacia di Cagliari la quale, ricevuta una partita di 1800 mascherine del tipo FFP2, acquistate attraverso un agente di commercio titolare di una società con sede in provincia di Salerno, ha avuto sospetti sull’autenticità della documentazione attestante l’idoneità e la conformità alle normative vigenti del prodotto acquistato.
Le indagini, condotte nell’immediatezza, hanno consentito di accertare che i DPI erano stati fabbricati in Cina ed importati in Italia da una società di Brescia, operante nel commercio all’ingrosso di prodotti medicali, e sia il certificato che la dichiarazione attestante la conformità alla normativa italiana erano falsi, e solo apparentemente emessi da una società della provincia di Mantova.
Nella giornata del 5 maggio u.s., con la collaborazione delle Sezioni Polizia Postale e delle Comunicazioni di Salerno e Brescia, sono state eseguite due perquisizioni delegate dalla A.G. cagliaritana nei confronti di altrettante società e relativi amministratori, attraverso le quali sono state rintracciate e sequestrate ulteriori mascherine (a Brescia e nella città di Sassari) nonché documentazione cartacea e contabile che ha consentito di ricostruire l’iter commerciale ed individuare due aziende cinesi che sembrerebbe abbiano fornito all’azienda bresciana la falsa certificazione.
Quest’ultima società conseguentemente sta procedendo a rintracciare sul territorio nazionale eventuali altri DPI non ancora messi in vendita, avendone chiesto il ritiro dal commercio e la restituzione. Le indagini sono ancora in corso, anche con la collaborazione dell’OLAF, (Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode presso la Commissione europea) per individuare i responsabili della falsificazione documentale.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

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Tranato, blitz nel “fortino” dello spaccio

Dalle prime luci dell’alba la  Polizia di Stato di Taranto sta eseguendo  arresti e perquisizioni in uno dei più noti “fortini” dello spaccio in città. L’operazione dei poliziotti della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine, unitamente a unità cinofile scaturisce da un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal Gip presso il Tribunale di Taranto su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di cinque persone ritenute, unitamente ad altri 6 coindagati, responsabili di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti, sia pesanti che leggere.  L’attività di indagine, condotta dal personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Taranto, si è concentrata sulle abitazioni di alcuni degli arrestati ove gli stessi, attraverso una rete di diffusione capillare ovvero avvalendosi di vedette, corrieri e pusher,  immettevano sostanze stupefacenti  di vario tipo sulla piazza di Taranto. Ad aggravare le loro condotte, anche il coinvolgimento di minori, incaricati di trasportare le sostanze stupefacenti. Centinaia le dosi di cocaina ed hashish sequestrate e diversi gli arresti effettuati nel corso dell’attività.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

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Corona Virus fase 2 : Regolari le operazioni di controllo della Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie

Nonostante il flusso dei viaggiatori sia stato più intenso rispetto alle scorse settimane, è iniziata in modo regolare la fase 2 nelle stazioni italiane.  il dispositivo che ha visto impegnati Polizia Ferroviaria, personale FS Italiane, Protezione Civile e Croce Rossa Italiana è risultato efficace e capace di assicurare controlli rigorosi e fluidi allo stesso tempo. Nei principali scali ferroviari, in cui sono state adottate misure per favorire il distanziamento sociale, i poliziotti hanno controllato le autocertificazioni assicurando che le operazioni di verifica della temperatura si svolgessero senza criticità. Nella stazione di Milano i viaggiatori si sono presentati nello scalo in anticipo e muniti di autocertificazione precompilata. A Bologna il flusso delle persone è stato ordinato e tutti i viaggiatori si sono presentati muniti di mascherine e, in linea con i consigli di FS Italiane, di guanti e di gel igienizzanti. A Roma Termini sono state predisposte due file, una per salire ed una per scendere dai convogli. La Croce Rossa Italiana  ha misurato la temperatura ai viaggiatori in arrivo e quelli in partenza sono stati sottoposti a termoscanner.
A Napoli oltre ai poliziotti presenti in stazione per controllare i motivi degli spostamenti, i medici dell’Asl e i volontari della Protezione Civile hanno sottoposto i viaggiatori a un kit rapido anti Covid.Nell’ultimo mese la Polizia Ferroviaria ha ulteriormente intensificato l’attività di monitoraggio nei principali scali ferroviari per l’emergenza sanitaria. 314.067 i viaggiatori controllati, di cui 161.053 in partenza e 153.014 in arrivo. Circa  3.883 quelli sorpresi in viaggio senza un giustificato motivo. 22 gli arrestati e 412 le persone denunciate.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

foto Polizia di Stato