Arrestato a Colleferro spacciatore con 95 chili di hashish.

Un ragazzo 23 enne è stato arrestato dalla polizia della città di Colleferro in provincia di Roma per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’arresto ha concluso un’intensa attività di investigazione. Dopo aver ricevuto una segnalazione che riguardava la possibil implicazione dell’uomo in attività illecite il commissariato ha iniziato monitorare i comportamenti dello stesso.

Ecco che nell’osservazione dei vari spostamenti del giovane lo stesso è stato visto cedere un involucro al conducente di un’auto che poi si allontanava velocemente. Le scene hanno fatto scattare la perquisizione in casa nella quale sono stati rinvenuti 2 etti di cocaina e 95 chili di hashish che erano stati sistemati in un armadio nella camera da letto e all’interno del frigorifero. Le sostanze stupefacenti erano ben impacchettate e pronte per essere vendute.

Inoltre, in un garage di pertinenza dell’abitazione, gli agenti hanno trovato 5 kg di marijuana. Alla fine delle indagini, come detto in precedenza il 23 enne è stato arrestato. Tutti i materiali rinvenuti sono stati sequestrati e l’Autorità Giudiziaria ha disposto, per il presunto spacciatore la misura cautelare del carcere.

Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato

Vercelli, tentato sequestro di persona

La Polizia di Stato di Vercelli ha tratto in arresto una trentenne gravemente indiziata del reato di tentato sequestro di persona, sottrazione di persone incapaci e violenza privata.

La donna è stata raggiunta dalla misura cautelare in carcere eseguita dalla Squadra Mobile della Questura di Vercelli in quanto avrebbe tentato, in data 31 maggio u.s., di sottrarre una neonata di 4 mesi alla madre mentre entrambe si trovavano in chiesa, non riuscendo nel suo tentativo solo per la decisa resistenza opposta dalla donna.

Riuscita a divincolarsi dalla presa, la donna guadagnava l’uscita inseguita dall’odierna arrestata che non desisteva dal suo proposito, costringendo la madre a rifugiarsi in un cortile condominiale fino all’arrivo provvidenziale di una Volante della Polizia di Stato.

I poliziotti, in base alle descrizioni ricevute dalla madre e da alcuni testimoni, sono riusciti successivamente ad individuare la presunta autrice mentre i successivi accertamenti posti in essere dalla Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire i vari tentativi di sottrarre la neonata alla madre e di consolidare un robusto impianto accusatorio a carico dell’indagata, nei cui confronti è scattata l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Vercelli.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Denunciati 8 truffatori che chiedevano finanziamenti con dati rubati.

La polizia postale di Bologna ha denunciato otto persone che facevano credere alle vittime di far parte degli uffici investigativi dell’Arma dei carabinieri di Parma e Torino. Il tutto avveniva attraverso delle mail false ricostruite in maniera simile a quelle degli uffici investigativi dell’Arma dei carabinieri. L’intento di questa mistificazione era ottenere i dati anagrafici delle persone con i quali avviare pratiche di finanziamento in diversi istituti. Gli otto truffatori erano tutti pregiudicati e risiedevano a Castelfranco Emilia in provincia di Modena e Afragola in provincia di Napoli.

Si tratta di una indagine nata nel 2020 dopo la segnalazione dell’Ufficio di stato civile del comune di Bologna che aveva preso conoscenza delle mail false. A questo punto sono scattati tutti i meccanismi di ricerca della polizia postale che attraverso le mail è risalita ai numeri di telefono dei truffatori anche se erano stati intestati a delle teste di legno. La truffa si concludeva con l’ottenimento del prestito che veniva fatto inviare tramite bonifico su dei conti inglesi. A supporto delle indagini vi è stata la collaborazione degli istituti di credito del Regno Unito che a permesso una velocizzazione dell’operazione. Vi sono state anche delle perquisizioni domiciliari che hanno fornito numerose e importantissime prove.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato

DonatoriNati a Tor Bella Monaca nella Giornata Mondiale del Donatore

Chi Dona il Sangue, Dona la Vita: anche quest’ anno DonatoriNati Polizia di Stato scende in campo il 14 giugno nella Giornata Mondiale del Donatore di Sangue (World Blood Donor Day), un evento designato dall’Assemblea Mondiale della sanità nel 2005.

La giornata è un’occasione per ringraziare i donatori volontari di sangue di tutto il mondo e per la diffusione della cultura della donazione di sangue. Un impegno quotidiano quello di DonatoriNati che da 20 anni è presente sul territorio nazionale ed ha sedi  in 15 regioni d’Italia,quello di promuovere, incoraggiare e sensibilizzare i cittadini verso la donazione di sangue.

“Il nostro obiettivo è quello di diffondere tra i giovani l’importanza delle  donazioni periodiche di sangue e plasma. Lo slogan di quest’anno Dona il sangue , dona il plasma, condividi la vita , condividi spesso” racchiude il nostro operato ed il nostro messaggio: la generosità è un valore inestimabile che dobbiamo trasmettere alle future generazioni attraverso l’esempio, partendo dalle piazze, per arrivare nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle scuole di Polizia, dei Vigili del Fuoco,  nelle università e nelle Istituzioni.”- afferma il Presidente Nazionale DonatoriNati Claudio Saltari.

E proprio grazie alle attività nelle scuole di Polizia , dei Vigili del Fuoco, delle Università e ogni altro ordine e grado, l’Associazione DonatoriNati ha  conquistato 1000 nuovi e giovani donatori, rispetto allo scorso giugno 2022.

DonatoriNati  mercoledi 14 giugno dalle ore 8.00 alle ore 12.00 a Roma nel quartiere di Tor Bella Monaca, con il supporto di personale medico specializzato a bordo di un’autoemoteca dell’Ospedale Sant’Eugenio-Asl Roma 2, i donatori potranno compiere un gesto di grande solidarietà.

Ad accompagnare le iniziative di DonatoriNati Polizia di Stato, come main sponsor Intesa Sanpaolo che ha rinnovato il suo prezioso sostegno.

Testimonial d’eccezione Don Antonio Coluccia Poliziotto ad Honorem, da sempre accanto a DonatoriNati. Contemporaneamente alle iniziative previste nella Capitale, DonatoriNati, in linea con le direttive del CNS( Centro Nazionale Sangue), del Ministero della Salute e con l’inconfondibile  ’Esserci Sempre’ della Polizia di Stato sarà presente con donazioni di sangue nelle seguenti città:  Agrigento, Imperia, Milano, Brescia, Cesena, Firenze, Roma, Napoli, Salerno, Lecce, Reggio Calabria e Lamezia Terme.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

ARRESTI NEI QUARTIERI SPAGNOLI

La Polizia di Stato di Napoli ed i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia Napoli Centro, su delega del Procuratore della Repubblica f.f. di Napoli, hanno eseguito,  nella mattinata odierna, nella zona dei Quartieri Spagnoli del Capoluogo partenopeo, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta dei magistrati della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 53 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione e detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.

Il provvedimento in parola compendia gli esiti di diverse indagini esperite dalla Squadra Mobile, dal Comando Provinciale di Napoli e dalla Compagnia Carabinieri Napoli Centro, tra il 2018 e il 2020, che hanno documentato l’esistenza e l’operatività di un’associazione di tipo mafioso, armata, strutturata in alcuni gruppi criminali operativi nella zona centrale del capoluogo e, in particolare, nei cosiddetti Quartieri Spagnoli di Napoli, avente rapporti di cooperazione con i più potenti sodalizi dei Mazzarella e dei Contini.

Il primo dei sodalizi investigati e colpiti dall’odierno provvedimento è quello capeggiato da Saltalamacchia Eduardo, Masiello Vincenzo ed Esposito Antonio, dedito ad attività estorsive, soprattutto ai danni di commercianti e gestori di piazze di spaccio, al controllo e alla gestione della vendita al dettaglio dello stupefacente, in particolar modo nelle zone denominate della Pignasecca, di Largo Baracche e della Speranzella, e ad ogni atra attività finalizzata al controllo del territorio. In particolare Saltalamacchia Eduardo ha ripreso il controllo della zona della Pignasecca, unitamente ad Esposito Antonio e Masiello Vincenzo, operativi nelle zone della Speranzella e di Largo Baracche dopo la sua scarcerazione avvenuta nel dicembre 2019.

L’attività di indagine, ancora, ha documentato l’esistenza e l’operatività di un gruppo criminale facente capo al pregiudicato Furgiero Carmine, alias “o’pop”, e al figlio Luigi,  dedito ad un fiorente traffico di stupefacenti nella zona di vico Canale a Taverna Penta, che da anni sovvenziona i clan malavitosi dei Quartieri, ricevendo all’occorrenza da questi ultimi sostegno ed ausilio.

Le indagini hanno ricostruito anche attraverso le immagini di sistemi di videosorveglianza la frenetica attività di vendita al dettaglio della droga posta in essere presso la famigerata piazza di spaccio della sposa, coincidente proprio con i luoghi nei quali insistono le abitazioni della famiglia Furgiero. Ancora è stato dimostrato come lo stesso gruppo criminale si avvalesse di numerosi pusher che, a seguito di contatti telefonici, provvedevano a recapitare le dosi di stupefacente a domicilio, direttamente presso le abitazioni dei clienti o in luoghi convenuti con gli stessi.

Proprio in quel vico Taverna Penta, il 18.5.2020 gli spacciatori lì presenti furono raggiunti da colpi di arma da fuoco e risposero ad appartenenti ad un gruppo criminale contrapposto che intendeva affermare il predominio sull’area, imponendo il pagamento della tangente estorsiva.

Lo spessore criminale del sodalizio in parola è stato comprovato dalla ricostruzione del citato episodio in occasione del quale, a seguito di un diverbio, alcuni degli indagati, sostenuti dal gruppo criminale diretto da Saltalamcchia Eduardo, Esposito Antonio e Masiello Vincenzo, ingaggiarono uno scontro a fuoco con pistole e mitragliette, a seguito del quale alcuni di loro riportarono anche ferite.

Sono emersi, inoltre, rilevanti elementi indiziari in merito alla esistenza, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, di un altro sodalizio facente capo alla famiglia Masiello, con al vertice Antonio, alias “o’nu”, e suo figlio Vincenzo, alias “o’cucù”, parimenti in grado di gestire una fiorente attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre ad avere la disponibilità di armi da fuoco.

La piazza era militarmente presidiata h24 da vedette, che si alternavano in base a turni prestabiliti. Lo stupefacente era detenuto e confezionato all’interno di un immobile sito in Vico Teatro nuovo.

Le cessioni avvenivano attraverso panieri calati dalle finestre o consentendo l’accesso all’acquirente accompagnato dal pusher: in quest’ultimo caso, essendo la porta di accesso chiusa dall’interno, le chiavi venivano lanciate all’esterno.

Inoltre, in caso di sequestro di stupefacente da parte delle FF.OO., il cliente, previa esibizione del verbale di sequestro e della conseguente contestazione amministrativa, otteneva a titolo gratuito una ulteriore dose di stupefacente: così operando, l’organizzazione comprava l’omertà dell’acquirente fidelizzandolo.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

 di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

“Value the experience: a lab for future”: il primo simposio internazionale sulle tecniche d’intervento dei reparti mobili

E’ iniziato lunedì 22 maggio e si concluderà venerdì 26  maggio p.v., presso il Centro di formazione per la tutela dell’ordine pubblico di Nettuno, il Simposio internazionale “Value the experience: a lab for future”, organizzato dalla Direzione Centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, in collaborazione con l’Ispettorato delle scuole della Polizia di Sato.

Si tratta del primo seminario, a livello europeo, focalizzato esclusivamente sulle tecniche e tattiche d’intervento dei reparti mobili ed i loro equipaggiamenti.

Sono presenti rappresentanti di 11 Polizie continentali: Croazia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Belgio, Svezia, Olanda, Germania, Francia, Portogallo, Spagna e Serbia e istruttori dei Reparti mobili della Polizia di Stato di tutta Italia.

L’obiettivo è valorizzare e condividere le esperienze maturate in materia di ordine pubblico e riflettere insieme su possibili terreni comuni di miglioramento, attraverso workshop e sessioni plenarie, tra cui quella realizzata, in collaborazione con il Dipartimento di psicologia della Sapienza Università di Roma, sugli aspetti psico-fisici connessi ai servizi di ordine pubblico.

Completa l’architettura del simposio l’applicazione operativa realizzata da alcune squadre dei Reparti mobili italiani a cui prendono parte anche i delegati stranieri, con la possibilità di osservare, mettere in pratica e sperimentare in prima persona le nostre tecniche operative.

Un convegno completamente interattivo, i cui risultati potranno restituire agli Stati partecipanti un quadro conoscitivo arricchito per affrontare in modo più consapevole le difficili sfide che attendono quotidianamente questo settore.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Salcito Elezioni Comunali 2023

I cittadini di Salcito hanno premiato l’impegno di Giovanni Galli, il quale, nella tornata elettorale del 14 e 15 maggio 2023, è stato riconfermato sindaco. La lista civica “Cambiare Salcito”, da lui capeggiata, ha infatti conquistato il 62,92% delle preferenze, con 280 voti, mentre Simone Di Claudio, della lista civica “Per il bene comune”, si è fermato al 37,08%, conquistando 165 voti. Nessun voto per le altre sette liste civiche.

Dopo i festeggiamenti di rito, Giovanni Galli ha parlato di una vittoria di tutti e bisogna dargli ragione, perché la sua netta affermazione è figlia dell’ottimo lavoro svolto dall’Amministrazione Comunale da lui guidata nei cinque anni precedenti, durante i quali Salcito ha vissuto una vera e propria primavera di rinascita.

Come già segnalammo in un articolo dell’agosto dello scorso anno, numerose sono state le iniziative e le opere realizzate. E’ doveroso ricordarne alcune delle più significative: risanamento del bilancio comunale; rifacimento dell’asfalto, con apposizione di dossi artificiali nelle aree urbane; pavimentazione della piazza;

installazione di un sistema di videosorveglianza per il controllo del territorio; collocazione di defibrillatori; adeguamento della rete idrica; restaurazione di monumenti ed edifici; cura del verde pubblico; candidatura al PNRR del progetto di recupero dell’area urbana e dell’ex sede comunale, per attività sportive e culturali;

realizzazione di un’innovativa app, “Aldilàpp”, finalizzata a digitalizzare i principali servizi cimiteriali, come l’archivio e la ricerca di informazioni sui cari defunti (Salcito è stato il primo comune molisano a dotarsi di tale app, suscitando notevole interesse nei sindaci di tutta l’Italia).

Tra i primi obiettivi del nuovo mandato, figurano strade, viabilità e la mitigazione del dissesto idrogeologico, utilizzando fondi ministeriali per la progettazione, pari a poco meno di un milione di euro, necessari per il rifacimento della pavimentazione e della rete fognante, senza dimenticare il pressing sulla

Provincia di Campobasso per la prossima riapertura del ponte di collegamento con Bagnoli del Trigno e Civitanova del Sannio, chiuso dal 2004 e per il quale i lavori inizieranno nel giro di un mese.

Giovanni Galli, inoltre, ha tenuto a sottolineare che, come sempre, curerà con caparbietà i rapporti con la Regione Molise e con la Provincia di Campobasso, affinché continuino ad essere ottimi, con notevoli benefici per la comunità.

Avendo il nostro mensile particolarmente a cuore la sicurezza dei cittadini, è con grande soddisfazione che registriamo il rinnovato ed ancor più pressante impegno da parte del sindaco anche con riferimento a questo delicatissimo settore.

Come già evidenziammo nel richiamato articolo dello scorso agosto, Salcito ha visto uno straordinario sforzo sinergico di controllo del territorio attuato da Amministrazione Comunale, Carabinieri della Stazione di Trivento e Carabinieri Forestali, con il supporto del sistema di videosorveglianza di cui sopra è cenno, che

sarà potenziato con altre due telecamere di prossima installazione. Tale attività, che ha consentito di ridurre al minimo i fenomeni delinquenziali (non è mai superfluo ricordare, a tal riguardo, che, nonostante le esigue unità a disposizione, i Carabinieri di detta Stazione e i Carabinieri Forestali sono forza attiva sul territorio, dando il massimo in una terra che richiede sorveglianza 24 ore su 24), ha interessato anche il sociale, venendo incontro alle esigenze dei più bisognosi, soprattutto anziani e disabili.

Al sindaco Giovanni Galli e a tutta la nuova Amministrazione Comunale giungano i migliori auguri di buon lavoro da parte del mensile Polizia di Stato, affinché la primavera che Salcito ha vissuto nei cinque anni appena trascorsi, continui a germogliare sempre più esuberante, facendolo diventare uno dei borghi più belli e caratteristici d’Italia.
Ad maiora.

di Umberto Buzzoni

Polizia di Stato e Snam rinnovano gli accordi finalizzati ad aumentare il livello di protezione delle infrastrutture fisiche e critiche informatiche per il trasporto, lo stoccaggio e rigassificazione di gas naturale

Sono stati rinnovati oggi a Roma due accordi tra Polizia di Stato e Snam volti all’innalzamento della protezione fisica e per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e servizi informativi di particolare rilievo per il Paese.

Le convenzioni, firmate dal Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Lamberto Giannini e dall’Amministratore Delegato di Snam Stefano Venier, rientrano nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con gli operatori che forniscono prestazioni essenziali e nel più generale quadro di tutela degli asset strategici per il sistema paese.

Sul piano della prevenzione della minaccia cibernetica, per la Polizia di Stato, tale compito è assicurato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e, in particolare, dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche che, con una sala operativa disponibile h24, rappresenta il punto di contatto per la gestione degli eventi critici delle infrastrutture di rilievo nazionale operanti in settori sensibili e di importanza strategica per il Paese. Il sistema si avvarrà di una piattaforma distribuita che metterà in comunicazione i Nuclei Operativi Sicurezza Cibernetica (NOSC) ed il CNAIPIC.

Snam è il principale operatore europeo nel trasporto e nello stoccaggio e nella rigassificazione di gas naturale, con un’infrastruttura in grado di abilitare la transizione energetica ed è tra le principali società italiane quotate per capitalizzazione di mercato; si avvale di sistemi informatici e reti telematiche per la gestione di infrastrutture, ritenute strategiche per il Sistema Paese, in rapporto al correlato interesse della comunità nazionale.

I sistemi informatici e le reti telematiche di supporto alle funzioni istituzionali di Snam sono da considerare infrastrutture critiche di interesse nazionale. Risulta, pertanto, necessario prevenire e contrastare ogni forma di accesso illecito, anche tentato, con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità, indebita sottrazione di informazioni e attacchi cibernetici e fisici su vasta scala volti a compromettere la sicurezza dell’Azienda.

L’accordo rappresenta una tappa significativa nel processo di costruzione di una fattiva collaborazione tra pubblico e privato: un progetto che, in considerazione dell’insidiosità delle minacce fisiche e informatiche e della mutevolezza con la quale esse si realizzano, risulta essere strumento essenziale per la realizzazione di un efficace sistema di contrasto al crimine organizzato con particolare riferimento al cybercrime, basato quindi sulla condivisione informativa e sulla cooperazione operativa, nell’intento di assicurare in via sinergica ed efficiente le risorse disponibili a vantaggio dell’intera collettività, contribuendo al contenimento dei costi operativi derivanti da interruzioni dei servizi erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni.

Alla firma della convenzione erano altresì presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Daniela Stradiotto, il Dirigente Generale Antonio Borrelli e il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Ivano Gabrielli.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Nasce Hugs not Drugs, l’app di MOIGE e DCSA contro l’uso di droga tra i minori

Combattere e prevenire l’uso di droghe tra i minori anche grazie alla tecnologia. E’ questo l’obiettivo dell’app Hugs not Drugs, lanciata dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori e realizzata in collaborazione con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA), ufficio interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, nell’ambito dell’Accordo di collaborazione interistituzionale, e relativo progetto esecutivo ICARUS, sottoscritto tra la stessa Direzione Antidroga e il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Secondo i dati della Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze del DPA, in Italia, nel 2021, sono stati 621 mila i ragazzi tra i 15 e i 19 anni ad aver utilizzato almeno una volta, nel corso della propria vita, una sostanza illegale tra cannabis, cocaina, stimolanti, allucinogeni e oppiacei.

L’app Hugs not Drugs punta in primis contrastare la diffusione dell’uso delle sostanze stupefacenti attraverso un’informazione autorevole, che – con dati scientifici – sia capace di contrastare i luoghi comuni e i tanti messaggi fuorvianti ed infondati presenti oggigiorno sulla rete.

Uno strumento digitale, familiare ai giovani, che potrà essere utilizzato sia dai ragazzi che dagli adulti (docenti e genitori) per approfondire l’argomento con l’ausilio di contenuti e video informativi e un test di autovalutazione finale.

L’app offre inoltre la opportunità di consultare un elenco aggiornato e geolocalizzato, su tutto il territorio nazionale, delle comunità terapeutiche e dei SerD (Servizi per le Dipendenze) e la possibilità di inviare, in caso di necessità, una richiesta di aiuto che sarà gestita da personale esperto.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE ANTIDROGA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E IL DIPARTIMENTO PER LA PUBBLICA SICUREZZA

Il Capo del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri Cons. Paolo Molinari e il Direttore Centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Gen. C.A. G. di F. Antonino Maggiore, hanno sottoscritto oggi a Roma un protocollo d’intesa relativo ai rapporti di collaborazione tra le due Amministrazioni.

Il protocollo risponde all’esigenza di potenziare l’efficacia e l’efficienza operativa del sistema nazionale di allerta precoce. Quest’ultimo, istituito nel 2009 dal Dipartimento per le politiche antidroga, ha tra i suoi compiti principali quello di identificare nuove droghe potenzialmente dannose per la salute pubblica circolanti sul territorio nazionale e nuove modalità di consumo di sostanze stupefacenti già vietate.

Con la firma del protocollo, dopo una pluriennale fase di collaborazione in via sperimentale, viene sancita formalmente la partecipazione al Sistema del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, attraverso la Direzione Centrale per i servizi antidroga, anche in considerazione del ruolo decisivo che svolgono, in tale strumento, le informazioni provenienti dai circuiti di polizia.

L’implementazione dello SNAP, anche attraverso i dati e le informazioni relative ai sequestri di droga, consente alle Autorità sanitarie competenti di avviare con tempestività le procedure di individuazione di nuove droghe – indispensabile passaggio per l’attivazione di un’effettiva risposta sanzionatoria – e permette di diffondere in tempo reale informazioni e alert indispensabili per salvaguardare la salute dei cittadini.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato