La squadra mobile di Trapani ha arrestato sette persone con l’accusa di associazione a delinquere con lo scopo di inquinamento ambientale e smaltimento di rifiuti in maniera illegale. Il Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine ha coordinato l’azione che ha visto coinvolta anche la guardia di finanza di Alcamo. Le indagini sono state portate avanti con l’ausilio dei video del sistema di videosorveglianza ma anche tramite le intercettazioni telefoniche e quelle ambientali.
Ma come agiva l’associazione a delinquere? La ditta di smaltimento rifiuti ritirava i liquami dai propri clienti che erano costituiti da privati, attività commerciali di diversa natura. Una volta terminato il giro immettevano i rifiuti nella rete fognaria che conseguentemente si intasava. Il problema più grave però era lo sversamento in mare senza una adeguata depurazione con conseguente grave inquinamento. Come detto le fogne si intasavano creando non pochi problemi alla cittadinanza. Il comune era cosi costretto ad intervenire e chiamava inconsapevolmente la stessa ditta che aveva creato il problema per cercare di risolverlo. Ecco che grazie alle indagini l’illecito però è stato scoperto mettendo con le spalle al muro i colpevoli e insieme a loro anche un biologo che falsificava referti. L’operazione è stata denominata “Spurgo low-cost”
Direttore Umberto Buzzoni
immagini Polizia di Stato