Accorpamenti e centrale operativa unica: novità per le forze dell’ordine

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Il governo studia un piano di riorganizzazione per tagliare gli sprechi. Forestale e penitenziaria perderanno la loro autonomia e finiranno sotto il controllo della Polizia di Stato.

Il piano del governo per la riorganizzazione delle forze dell’ordine starebbe per concretizzarsi. Il provvedimento, chiesto da Bruxelles, prevede una razionalizzazione delle spese con risparmi che potrebbero raggiungere i 150 milioni di euro. Due le misure principali in cantiere: l’istituzione di una sola centrale operativa e l’accorpamento del dipartimento di pubblica sicurezza e di quello di soccorso pubblico dei vigili del fuoco.

Il primo intervento, scrive il Messaggero citando fonti vicine al dossier dell’esecutivo, potrebbe riguardare proprio le centrali operative. Le attuali cinque centrali, controllate da polizia, carabinieri, guardia di finanza, forestale e vigili del fuoco, dovrebbero essere sostituite presto da una struttura unica, in grado di coordinare gli interventi sui diversi apparati.

Il giro di vite riguarderebbe poi i centri di comando sul territorio, che ora, tra polizia e carabinieri, sfiorano le ottomila unità: una realtà, sottolinano i sindacati, ricca di sovrapposizioni che spesso fanno lievitare inutilmente i costi. Sembrerebbe ormai certo anche l’accorpamento di polizia penitenziaria e forestale che finirebbero sotto il controllo della polizia di Stato, perdendo la loro autonomia.