Una delle manovre più rivoluzionarie della riforma della Pubblica Amministrazione voluta dal Ministro Marianna Madia è la riorganizzazione dei vari corpi di Polizia presenti in Italia, in cui è previsto l’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri.
Il riordino delle Forze di Polizia nei mesi scorsi è stato prorogato di 6 mesi, ma comunque la riforma non è in discussione. Infatti l’accorpamento tra Forestale e Carabinieri dovrebbe avvenire entro la fine del febbraio 2017.
Tra i sindacati del settore però regna un malcontento generale, in quanto sono convinti che il passaggio non sarà indolore e ne deriveranno dei peggioramenti di servizio soprattutto per il Corpo Forestale.
Il motivo è quello per cui i Carabinieri dispongono di un modello organizzativo e operativo che garantisce un potenziamento della tutela agroambientale. Inoltre, nei Carabinieri ci sono dei nuclei specializzati (NAC, NOE, NAS) con competenze specifiche in questo campo.
Il personale del Corpo Forestale manterrà le proprie competenze e continuerà a svolgere l’incarico ricoperto attualmente nella stessa sede di lavoro. Per questo motivo è prevista la nascita dei Ruoli forestali nell’Arma, mentre le progressioni di carriera vengono salvaguardate secondo i criteri in vigore. Tuttavia, ricordiamo che la riorganizzazione del Corpo Forestale prevede il trasferimento di circa 750 agenti in altre Forze di Polizia, come ad esempio nei Vigili del Fuoco.
La riorganizzazione del Corpo Forestale prevede la nascita di un Comando per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare all’interno dell’Arma dei Carabinieri. In tal senso ci sarà un’attenzione maggiore verso la tutela del patrimonio paesaggistico grazie all’impiego sul campo di circa 7 mila uomini specializzati.
Ci sarà un rafforzamento dell’attuale assetto riguardante il presidio sul territorio tramite un potenziamento della capacità investigative e delle proiezioni internazionali per le attività preventive delle strutture dell’Arma.
Nonostante l’accorpamento nei Carabinieri, anche nel nuovo comando al Corpo Forestale verrà assicurato lo svolgimento di mansioni in linea con la loro specializzazione. Anzi, anche i nuovi immessi verranno formati in maniera approfondita così da garantire un alto livello professionale nelle materie agroambientali.
Nella conferenza stampa si è parlato anche del risparmio che deriverà dall’accorpamento del Corpo Forestale, svelando i motivi che hanno portato il Ministro Madia a volere la riorganizzazione. Nel dettaglio, in tre anni ci sarà un risparmio di circa 100 milioni di euro. Sarà il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, invece, ad avere il comando del nuovo reparto.
In arrivo Accorpamento Forestale-Carabinieri
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