Prosegue la collaborazione tra il Dipartimento della P.S. ed il Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina Sperimentale e Forense dell´Università di Pavia, avviata con la sottoscrizione di una convenzione finalizzata alla realizzazione di attività formativa e di ricerca scientifica in tutti i settori delle scienze forensi.
La Direzione Centrale per le Specialità e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, in attuazione dell´art. 4 del protocollo, infatti, ha sottoscritto un accordo operativo riguardante l´utilizzo delle unità cinofile per la ricerca di resti umani e tracce ematiche, con particolare riferimento all´attività di ricerca, di formazione e didattica.
La sottoscrizione dell´accordo operativo è stata l´occasione di un confronto all´interno di una tavola rotonda dal titolo “Le nuove frontiere dell´investigazione: aspetti scientifici, didattici ed operativi delle unità cinofile specializzate nella ricerca di resti umani”, che si è tenuta ieri, alle ore 10:00, presso la Scuola Superiore di Polizia.
Alla tavola rotonda, aperta dal Vice Capo della Polizia Vicario Prefetto Luigi Savina, hanno partecipato, in qualità di relatori, il Dott. Roberto Sgalla, Direttore Centrale della Specialità della Polizia di Stato, la Prof.ssa Simonetta Lambiase, docente e responsabile del laboratorio di entomologia forense dell´ateneo sopra citato, il Dott. Benedetto Sanna, Direttore del Servizio Reparti Speciali.
E´ stato invece il Sost. Commissario della Polizia di Stato Paolo Lunardi, in servizio presso la Polizia di Frontiera di Malpensa, ad illustrare le peculiarità delle unità cinofile in questione, ed il Dott. Gianluigi Brocca, Dirigente del Commissariato di Ivrea, a fornire una testimonierà di un caso di Polizia Giudiziaria risolto grazie al contributo dei cani specializzati nella ricerca di resti umani web based project management tools. All´incontro ha preso parte anche una delegazione della polizia svedese, guidata da Anders Månsson, Commissioner – funzionario incaricato per le operazioni unità cinofile della Polizia della Svezia dell´ovest. La Svezia ha infatti maturato una consolidata esperienza nella ricerca di resti umani con unità cinofile tanto da diventare leader europeo nel settore.
Attualmente, in Italia, i cani addestrati a tale scopo sono cinque, tutti pastori tedeschi, e sono operativi dal luglio 2013; dislocati a Milano Malpensa (2) e a Palermo (3), su 50 interventi effettuati sulla scena del crimine, in 10 casi il loro contributo si è rivelato determinante consentendo il rinvenimento di 5 cadaveri occultati di persone vittime di omicidio e altrettanti rinvenimenti di tracce ematiche occulte. L´incontro è terminato con una dimostrazione operativa delle suddette Unità Cinofile.
Fonte Foto Polizia di Stato