Tra i reati contestati alle 16 persone arrestate, questa mattina, dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, l’associazione mafiosa, l’estorsione e l’aver favorito la latitanza di Giovanni Franco personaggio di spicco della ‘Ndrangheta reggina, arrestato nel 2013.
Tutti gli arrestati sono legati alla famiglia “Franco” della frazione dei Pellaro di Reggio Calabria.
Tra l’altro gli investigatori sono riusciti a riscostruire l’escamotage che i fiancheggiatori del ricercato erano riusciti a trovare: spedivano i loro telefoni cellulari accesi, e quindi rintracciabili, con un corriere in un luogo qualsiasi di villeggiatura del Nord Italia, mentre loro raggiungevano il latitante ad Antibes, nota località francese, dove si nascondeva e da cui dirigeva ancora la “famiglia“.
Successivamente, con un’auto presa a noleggio raggiungevano il posto dove spedivano i cellulari, e li recuperavano.
Gli investigatori hanno ricostruito nei dettagli tutti gli spostamenti effettuati dai fiancheggiatori e le intercettazioni hanno svelato anche i tentativi di reclutamento di nuove leve all’interno della famiglia.
fonte Polizia di Stato