Renzi toglie il segreto sulle stragi “Un dovere di trasparenza”

Matteo Renzi ha firmato la direttiva che dispone la declassificazione degli atti relativi ai fatti di Ustica, Pateano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, Stazione di Bologna e rapido 904. La firma del premier, apposta alla presenza del sottosegretario Marco Minniti e del direttore del Dis, Giampiero Massolo, toglie il segreto di Stato sulle stragi. “Un dovere nei confronti dei familiari delle vittime”, ha detto Renzi.

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Foto Palazzo Chig

Il premier ha sottolineato l’impegno del suo esecutivo sull’annoso e controverso tema del segreto di Stato sui fatti più gravi della storia repubblicana. “Uno dei punti qualificanti della nostra azione di governo è proprio quello della trasparenza e dell’apertura. In questa direzione va la decisione di oggi che considero un dovere nei confronti dei cittadini e dei familiari delle vittime di episodi che restano una macchia oscura nella nostra memoria comune”, ha detto Renzi.

La declassificazione. La direttiva consente il versamento anticipato di carte classificate in possesso di tutte le amministrazioni dello Stato che rappresentano un importante contributo alla memoria storica del Paese. I documenti verranno versati secondo un criterio cronologico (dal più antico ai tempi più recenti), superando l’ostacolo posto dal limite minimo dei 40 anni previsti dalla legge (fatto che vale per tutte le Amministrazioni) prima di poter destinare una unità archivistica all’Archivio Centrale.

“Con l’atto odierno trova concreta applicazione la legge 124/2007 in un aspetto rilevante come quello del riconoscimento degli archivi dell’intelligence come patrimonio a disposizione degli studiosi, del mondo dell’informazione e di tutti i cittadini”, osserva il sottosegretario Minniti.

Renzi su Facebook. “Ho firmato oggi la direttiva che “declassifica” – si dice così, in gergo tecnico – gli atti relativi ai fatti sanguinosi di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, stazione di Bologna, rapido 904, Gioia Tauro. Una mole enorme di documenti che saranno presto a disposizione degli studiosi, degli organi di informazione, di tutti i cittadini”. Lo scrive Matteo Renzi su Facebook. Mentre su Twitter il premier pubblica una foto della direttiva con cui dispone la declassificazione.

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